GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] mancanza di unità psicologica del personaggio), rivelava comunque l'energia rappresentativa di "uno che ha letto molte volte l'Infernodantesco, e ha letto poco Balzac e Flaubert" (p. 160).
Questo primo successo letterario, tuttavia, non comportò un ...
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falsari
Giorgio Varanini
D. li chiama falsadori (If XXIX 57), accomunando sotto la stessa denominazione gli alchimisti (falsatori di metalli), gli autori di sostituzioni personali (falsatori di persone), [...] , in Studii su Dante, città di Castello 1908, 98-99; M. Finzi, I falsari nell'Infernodantesco, in " Giorn. d. " XXVII (1924) 216-237; E. Sanguineti, Interpretazione di Malebolge, Firenze 1961, 340-345. Fra le varie ‛ lecturae ': N. Sapegno, Il ...
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DAMIANO da Pola (de Galinetis, Galineta, de Gallinetis, Gallineta, Gallinetta)
Maria De Marco
Nacque a Pola (Istria) da ser Damiano de Valle, detto Galineta (de Galinetis), in data non documentata, ma [...] , nel 1455, circa 100 ducati - sono stati rintracciati solo pochi esemplari. Acquistato da G. A. Barzizza fu il commento all'Infernodantesco di Benvenuto da Imola (Firenze, Bibl. Laurenziana, Laur. 90 sup. 116, 3). Dovuti alla mano stessa di D. sono ...
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Gelli, Giovambattista
Nicola Bonazzi
Nato a Firenze nel 1498, G. proveniva da una modesta famiglia del contado: il padre, infatti, nativo del borgo di Peretola, era commerciante di vini; lo stesso G. [...] e petrarchesche; dal 1553 fino all’anno della morte (1563) vi espose, con incarico ufficiale del duca, nove letture sull’Infernodantesco. Le opere più note di G. sono due dialoghi, I capricci del bottaio (1548) e La Circe (1549), in cui egli ...
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Singleton, Charles Southward
Dante Della Terza
Studioso nord-americano, nato a Mc Land, Oklahoma, nel 1909, professore alla John's Hopkins University di Baltimore. Il S. arriva alla formulazione del [...] di questa verità narrativa che si riverbera a partire dalla fine, delle tre ruine di cui si parla nell'Infernodantesco. Il S. ridà vigore all'antica interpretazione inserendola nel suo suggerimento di lettura teleologica della Commedia che si affida ...
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Hugo, Victor
Felice del Beccaro
Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), la cui conoscenza dell'opera di D. sembra non sia andata molto al di là della lettura dell'Inferno nella traduzione [...] . Il primo verso enuncia il tema del componimento: " Quand le poëte peint l'enfer, il peint sa vie ": infatti, l'Infernodantesco vi è interpretato come condizione umana, a tinte fosche e drammatiche, con la conclusione: " Oui, c'est bien là la vie ...
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DOLFI (Dolfo, Dolfoli), Floriano
Pasquale Stoppelli
Nacque Bologna intorno al 1445, da Luca e Giovanna del Grugno, una famiglia della piccola nobiltà cittadina. Conseguita la laurea in diritto canonico [...] quasi lirico accenno all'età dell'oro, delle tinte di un paesaggio livido, più simile a una bolgia dell'Infernodantesco, dove frotte di dannati portano in giro sinistramente, con la nudità degli organi sformati, l'esasperante coazione sessuale di ...
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CAVALCANTI, Cavalcante del
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze da Schiatta nella prima metà del sec. XIII. Allora i Cavalcanti, di origini borghesi e mercantili, erano ormai assurti allo status magnatizio [...] , p. 64). Comunque la sua fama restò affidata, più ancora che all’esser stato padre del grande Guido, all’episodio dell’Infernodantesco (X, vv- 52-72, 109-114) in cui il C. è immaginato, insieme col con suocero e rivale politico Farinata, dannato ...
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NICEFORO, Alfredo
Patrizia Guarnieri
NICEFORO, Alfredo. – Nacque a Castiglione di Sicilia, il 23 gennaio 1876, da Nicolò e da Clotilde Campioni.
Il padre, noto giurista, ricoprì la carica di presidente [...] anche di Dante e della Commedia, di cui avrebbe offerto poi una lettura originale nel testo Criminali e degenerati dell’Infernodantesco (Torino 1898).
Studiò a Firenze, a Perugia e all’Università di Roma – dove ebbe occasione di seguire il corso di ...
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colle (collo)
Domenico Consoli
Per quanto nel latino collis prevalga, rispetto a mons, la connotazione di altura modesta, o comunque meno elevata, non infrequentemente il senso del primo termine si confonde [...] e le più importanti lecturae del canto, v. in particolare: G. Valeggia, Il I canto dell'Infernodantesco, Lanciano 1900; I. Del Lungo, Il canto I, dell'Inferno, Firenze 1901; Pagliaro, Ulisse 15-17; F. Mazzoni, Saggio d'un nuova commento alla D.C ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.