I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] polirematiche come fiocco azzurro) in allotropia con un altrettanto sbiadito celeste, almeno per il campo lessicale dell’infanzia (ma si veda anche telefono azzurro, riferito ai minori senza distinzione di genere; ancora più genericamente questa ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] motivazione ad apprenderla (Lia Formigari, Il linguaggio. Storia delle teorie, Roma - Bari, Laterza, 2001, p. 67)
(12) Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ...
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PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] furiosamente, obbediscono alle regole della sintassi. Infine Miller ha messo in luce il paradosso per cui la nostra infanzia dovrebbe durare più di un secolo se volessimo render conto della nostra competenza linguistica sulla base esclusiva dell ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] la mancanza [dell’istinto filiale], pur ammettendo noi che l’avesse, come succede di tutte le altre cose dell’infanzia, anche potuta dimenticare in seguito (Ceresa, La figlia prodiga, p. 103).
2. 3 Apposizione modale-associativa
Molto frequente nell ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] come se lo avesse in qualche modo vissuto, e uno ha la storia degli uomini e tutto il mondo in sé, con la propria infanzia, Persia a sette anni, Australia a otto, Canada a nove, Messico a dieci, e gli ebrei della Bibbia con la torre di Babilonia e ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] a dare altri frutti ‘ufficiali’ (ad es. nelle Indicazioni per il curricolo, edite nel 2007 per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo; Colombo 2008).
È impossibile riassumere in poche righe lo sviluppo dell’educazione linguistica, documentato dai ...
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FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] : ripensamenti nell'antologia del 1986).
In lui, anche forse per inconscia influenza del cattolicesimo austriaco della sua infanzia, e in linea con le abitudini secolari della gerarchia romana, conviveva un rigido concetto di obbedienza all'autorità ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] del contesto sociale, né della frequentazione di discipline per certi versi contermini (come la storia femminile, la storia dell'infanzia, o quella delle minoranze, degli ambulanti, ecc., o anche la storia della cultura materiale, delle ''mode'', ecc ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] appello al Trecento si colora di una certa tristezza nostalgica, di una consapevolezza dell'irrecuperabilità di quello stato di infanzia perduto: e qui il "pedante" C. ha accenti che possono sembrare rousseauiani o leopardiani, ai quali anche un ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] di utenti della LIS, più numerosi rispetto ai primi, e possono entrare a contatto con la LIS nel corso dell’infanzia o dell’adolescenza. La trasmissione, in questi casi, è vincolata ai tempi impiegati per giungere all’avvio del percorso riabilitativo ...
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infanzia
infànzia s. f. [dal lat. infantia, der. di infans -antis «infante1»]. – 1. a. La prima età dell’uomo, che in passato, in senso generico, si faceva giungere sino all’acquisizione dell’uso completo della parola, e oggi comunem. si fa...
infantile
agg. [dal lat. tardo infantilis, der. di infans -antis «infante1»]. – 1. Relativo all’infanzia o che è proprio dell’infanzia: l’età i.; in passato, asilo i. (v. asilo, n. 3 a); malattie i.; paralisi i., denominazione comune della...