BOGGIO, Tommaso
Antonella Bastai Prat
Nato a Valperga (Torino), il 22 dic. 1877, da Francesco e Anna Fassino, frequentò la sezione fisico-matematica dell'istituto tecnico "Sommeiller". Dimostrò ben [...] : una sua nota su tale argomento venne presentata dal Poincaré all'Académie des sciences di Parigi (Nuova risoluzione del problema dell'induzione magnetica per una sfera isotropa, in Nuovo Cimento, s. 5, XI [1906], pp. 186-189).
Infine il B. ottenne ...
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interferenza
interferènza [Der. dell'ingl. interference, da to interfere detto propr. di cavalli che, urtando una gamba contro l'altra, si feriscono; l'attuale signif. nella terminologia fisica fu introdotto [...] I. a due onde e a molte onde: v. interferenza della luce: III 269 e, 272 d. ◆ [MCF] I. aerodinamica: lo stesso che induzione (←) aerodinamica. ◆ [OTT] I. costruttiva e distruttiva: v. interferenza della luce: III 270 b. ◆ [MCQ] I. di particelle: l'i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] puramente logici e come "anche un ragionamento come quello per passare da n a n+1 [cioè il principio di induzione] in apparenza caratteristico per la matematica, riposa su leggi logiche generali e non necessita di alcuna legge speciale del pensiero ...
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MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] elettrostatica, in Rendiconti. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, 1880, vol. 13, pp. 384-390; Induzione elettrica su conduttori limitati da piani indefiniti, assoggettati all'azione dei coibenti, caricati simmetricamente intorno a un asse ...
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Matematica
Si dicono elementi g. di un insieme dotato di una struttura algebrica (gruppo, ideale ecc.) elementi tali che operando sopra essi con certe operazioni di tipo algebrico (per es., con una combinazione [...] alla loro costituzione e alle modalità di funzionamento, per cui si hanno g. sincroni o alternatori, g. asincroni o a induzione, g. in corrente continua o, nel passato, dinamo.
Accanto a questi, che sono detti g. primari, sono talvolta denominati g ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] non più di n partite? Nella sua forma più semplice il problema fu introdotto da Huygens che lo risolse col metodo dell'induzione incompleta. Supponiamo ora che A possieda un numero di fiches pari ad a, che la probabilità che egli vinca sia p, mentre ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] siano veri e propri dipoli elettrici (per es., la molecola dell'acqua o quella dell'ammoniaca) e dei campi d'induzione magnetica, che non ammettono sorgenti scalari (poli) e quindi neppure dipoli (v. oltre: M. magnetico). ◆ [EMG] M. di polarizzazione ...
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carica
càrica [Der. del lat. carricare, da carrus "carro" e quindi "ciò che si mette sul carro"] [LSF] Cosa che s'aggiunge o si somministra e, figurat., qualità o proprietà conferita; anche, l'operazione [...] , cioè se dà luogo a quei fenomeni caratteristici che si chiamano fenomeni elettrici (attrazione di corpiccioli leggeri vicini, induzione di c. su altri corpi, ecc., tutti dovuti al campo elettrico promanante dal corpo); inversamente, un corpo si ...
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alternatore
alternatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di alternato] [FTC] [EMG] Generatore dinamoelettrico rotante di corrente alternata, ottenuta attraverso la trasformazione di energia meccanica fornita [...] a flusso magnetico non alternato ma pulsante tra un massimo e un minimo, oggi usati per lo più per forni a induzione; (c) a. asincroni, a campo rotante Ferraris. Gli a. sincroni (v. macchine elettriche: III 510 e) di cui quelli eteropolari trifasi ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] la considerazione alle sole cariche vere qi* vale a dire se si vogliono escludere le cariche di polarizzazione, introdotto il vettore induzione elettrica, D = ε E, la [2] si muta nella relazione
Formula
che è la forma abituale con cui il teorema di ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di sospingere, persuadere: l’una de le quali...