Magnetismo
Pietro Dominici
(XXI, p. 922; App. II, ii, p. 243; III, ii, p. 7)
Magnetismo terrestre
Attualmente questo settore della geofisica è chiamato anche, e spesso a preferenza, geomagnetismo. La [...] scalari per definire il vettore del c.m.t. F (che, come ricordato sopra, era l'intensità e oggi è l'induzione) fu determinata dagli strumenti disponibili a quell'epoca, che erano basati sull'uso appropriato di un ago magnetico (nella sua forma ...
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maxwell
maxwell 〈mèksuël〉 [s.m. invar. Der. del cognome di J.C. Maxwell] [MTR] [EMG] Nome originario (simb. Mx) dell'abweber (abWb), unità di misura del flusso di induzione magnetica nel Sistema CGSem, [...] pari al flusso di un campo d'induzione magnetica di un gauss attraverso una superficie ortogonale con area di un centimetro quadrato; è 1 Mx ≡ 1 abWb = 10-8 Wb. ...
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L'Ottocento: fisica. Faraday e la genesi del concetto di campo
Friedrich Steinle
Faraday e la genesi del concetto di campo
Faraday assistente di chimica alla Royal Institution
Gli sviluppi più spettacolari [...] , John Herschel, Peter Barlow, Samuel H. Christie, Siméon-Denis Poisson e Ampère, lo analizzarono e ne attribuirono la causa all'induzione temporanea di qualche tipo di magnetismo. L'idea non venne mai definita formalmente e l'effetto di Arago rimase ...
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Macchina acceleratrice per elettroni, in grado di portarli a energie dell’ordine di quelle delle particelle beta naturalmente emesse dalle sostanze radioattive. Il principio di funzionamento è il seguente: [...] pari al prodotto della sua carica per la forza elettromotrice che, in conseguenza della variazione del flusso d’induzione magnetica, viene indotta nella spira costituita dall’orbita. Dato il grandissimo numero di giri che gli elettroni possono ...
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permeabilità magnètica La permeabilità magnetica assoluta di un mezzo è la grandezza (μ; tensoriale in un mezzo qualunque, scalare in un mezzo che sia magneticamente isotropo) definita come rapporto [...] A; permeabilità incrementale, il rapporto μi fra una certa variazione ciclica di B e quella corrispondente di H quando l’induzione media è diversa da zero; se A e P sono i punti della curva di magnetizzazione rappresentativi degli estremi della ...
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LINAC
LINAC (o linac) 〈linak〉 [FSN] Sigla dell'ingl. lin(ear) ac(celerator) con cui s'indica frequentemente un acceleratore lineare di particelle: v. acceleratore lineare e acceleratore lineare a induzione. [...] ◆ [FSN] L. a induzione e a radiofrequenza: v. laser a elettroni liberi: III 371 a. ◆ [FSN] L. di Alvarez: v. acceleratore lineare: I 13 e. ◆ [FSN] L. per elettroni: v. acceleratore lineare: I 15 Tab. 2.1. ◆ [FSN] L. per protoni: v. acceleratore ...
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Fisico russo (Pietroburgo 1862 - ivi 1916), prof. di fisica all'univ. di Tartu (1893) e poi a Pietroburgo. Si occupò di varie questioni geofisiche; ideò un sismografo a induzione elettromagnetica, molto [...] sensibile, che è tuttora largamente usato. Le sue osservazioni e ricerche di sismologia, raccolte in volume (Lekcii po sejsmometrii "Lezioni di sismologia", 1912), sono uno dei fondamenti della moderna ...
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Teoria del moto di un fluido elettricamente conduttore in presenza di un campo magnetico, indicata correntemente con la sigla MHD (magnetohydrodynamics). Le correnti elettriche indotte nel fluido per effetto [...] presenza del campo elettromagnetico, si hanno i termini j×B, forza di Lorentz esercitata sull’unità di volume per azione dell’induzione B sulla corrente di densità j, e ρeE, forza esercitata dal campo elettrico E sulla carica ρe esistente nell’unità ...
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rimanente
rimanènte [agg. Part. pres. di rimanere, der. del lat. remanere "restare", comp. di re- intensivo e manere "restare"] [LSF] Sinon. di residuo in espressioni quali, per es., magnetizzazione [...] r. per indicare, nel fenomeno dell'isteresi magnetica, la magnetizzazione o l'induzione presenti quando, dopo aver magnetizzato un materiale ferro- o ferrimagnetico, si annulla il campo magnetizzante (analogamente, polarizzazione dielettrica ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] caso, i=0 e la circuitazione di H lungo una qualunque linea chiusa nel c. è nulla). Introdotto poi il vettore induzione del c. magnetico o induzione magnetica, B, pari al prodotto di μ per H, la forza (azione elettrodinamica) che il c. esercita su un ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di sospingere, persuadere: l’una de le quali...