CASTALDI, Luigi
Egisto Taccari
Nacque a Pistoia il 14 febbr. 1890 dal generale Vittorio e da Vincenza Giovacchini Rosati. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] della scoperta dei raggi mitogenetici di A. G. Gurwitsch, 1923-1933]; A proposito di una critica all'induzione mitogenetica, in Scritti biologici, XIII [1938], pp. 117-123).
Pubblicò opere didattiche di notevole interesse, quali: Accrescimento ...
Leggi Tutto
DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] anche nel fenomeno giuridico, la filosofia positiva le risolve col suo metodo: "l'osservazione alla base, l'induzione come avviamento, la costruzione induttiva e deduttiva come sintesi teorica, la conferma dei dati nell'esperienza come riprova ...
Leggi Tutto
AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] alla predisposizione individuale.
Occorre rilevare che definire i fenomeni osservati dall'A. epilessia riflessa ovvero induzione riflessa di accessi epilettici, appare oggi improprio. Il termine riflesso, infatti, fu probabilmente impiegato per ...
Leggi Tutto
MACCIOTTA, Giuseppe
Italo Farnetani
Primo degli undici figli di Aniello e di Rita Deffenu, nacque a Messina il 7 genn. 1892.
La famiglia, originaria della Sardegna nordoccidentale, era di tradizione [...] documentata, intuì in qualche modo un rapporto indiretto con la malaria, in quanto ipotizzò che questa malattia favorisse l'induzione di una reazione anafilattoide nei globuli rossi a opera di una tossina contenuta nelle fave (Studio sul "favismo ...
Leggi Tutto
CAVERNI, Raffaello
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 12 marzo 1837 a San Quirico di Montelupo (Firenze), terzogenito di Vincenzo - piccolo imprenditore di materiali edili - e Assunta [...] spiega come la Storia si sarebbe poi costruita sul ritmo delle scoperte di strumenti e proprietà della natura: "L'induzione ci assicura del fatto. La debolezza dell'antropologia fisica dipende dalla frammentarietà dei fatti di cui dispone".
Tra il ...
Leggi Tutto
DOLCEBONO, Giovanni Giacomo
Marco Rossi
Nacque probabilmente a Milano (Annali d. Fabbrica..., III, 1880, p. 62) poco prima del 1450 da Ambrogio e compì il suo apprendistato di lapicida presso Giovanni [...] monastero e avvalorata da V. De Pagave (sec. XVIII, in W. Suida, Bramante pittore..., Milano 1953, p. 223) per induzione dalla già citata vicinanza dell'abitazione dell'architetto, coesiste con le più recenti proposte a favore di Bramantino, Zenale e ...
Leggi Tutto
BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] . Il B. trovò, tra altri risultati, che in ogni caso esiste una funzione che ha, rispetto al problema dell'induzione magnetica, lo stesso ufficio e carattere della funzione di Green in elettrostatica, e coincide, nel caso dell'isotropia, colla ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] era di estrema intelligenza.
La capitale d'Italia viveva, in quel periodo, una fase di trasformazione e, per effetto di induzione, s'avviava a diventare, essendo già il centro politico più importante, una sede privilegiata e fermentante di cultura e ...
Leggi Tutto
ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] dal suo ufficio.
Nelle more di questa graduale riabilitazione, A. divenne il prezioso ed insostituibile collaboratore di Nicolò I. Per induzione, il punto di partenza delle sue fortune in curia è stato segnato alla fine dell'861 o, più verosimilmente ...
Leggi Tutto
DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] che vedevano nel proliferare di sistemi teorici il discostarsi della medicina dal metodo basato sull'osservazione e sull'induzione che doveva esserle proprio. A questo Puccinotti aggiungeva, negli anni '40, l'esigenza di una riforma morale della ...
Leggi Tutto
induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di sospingere, persuadere: l’una de le quali...