Fisiologo francese (Arlon 1892 - Bruxelles 1982). Dopo essere stato allievo di P. Marie a Parigi e di W. B. Cannon a Boston, nel 1932 divenne prof. e direttore del laboratorio di fisiopatologia dell'univ. [...] al suo ritiro nel 1962. Dedicatosi allo studio del sistema nervoso, dimostrò l'importanza dei processi inibitorî nell'induzione del sonno e contribuì a chiarire i rapporti esistenti tra la corteccia cerebrale e la sostanza reticolare. Socio straniero ...
Leggi Tutto
Artista cinetico italiano (n. Milano 1936). Nel 1959 a Milano costituì il Gruppo T con G. Anceschi, G. Colombo, G. De Vecchi e partecipò alla redazione di Miriorama 1, manifesto del gruppo la cui attività [...] e cinetica. All'interno di tale indagine realizzò opere in cui la presenza di magneti rotanti faceva compiere, per induzione, percorsi irregolari alla polvere di ferro inclusa nell'apparecchio. Nel 1962 entrò a far parte del movimento internazionale ...
Leggi Tutto
Biologo giapponese (n. Nagoya 1939). Ha studiato nelle univ. di Kyoto e di San Diego in California; nel 1971 è passato a Basilea, come membro dell'Istituto di immunologia, dove ha soggiornato per un decennio. [...] del Massachusetts institute of technology di Boston. Per i fondamentali contributi forniti al controverso problema dell'induzione della differenziale specificità degli anticorpi, nel 1987 ha ricevuto il premio Nobel per la medicina o fisiologia ...
Leggi Tutto
Ufficiale della marina militare (Genova 1829 - Parma 1906); prese parte a varie azioni belliche conseguendo due medaglie d'argento e una di bronzo. Nel 1868 si ritirò a vita privata dedicandosi allo studio [...] 10 anni si diede alla sperimentazione agraria nel campo dei concimi e per primo tracciò le grandi linee dell'agricoltura moderna basata sull'induzione dell'azoto nel terreno per mezzo delle leguminose. Scrisse varie opere di agraria e di sociologia. ...
Leggi Tutto
PALMIERI, Luigi
Edvige Schettino
PALMIERI, Luigi. – Nacque a Faicchio (Benevento), il 23 aprile 1807, da Crescenzo e da Irene Severino.
La sua formazione scientifica avvenne prima nei seminari di Caiazzo [...] seguito una seconda nel 1851 e una terza nel 1852.
Morì a Napoli il 9 settembre 1896.
Opere: Nuovo apparecchio di induzione tellurica, in Rend. R. Acc. delle Scienze fisiche e matematiche, V (1845), pp.15-31; Il sismografo elettromagnetico, in Annali ...
Leggi Tutto
Matematico, architetto ed erudito (Messina 1494 - ivi 1575), figlio di un medico bizantino rifugiatosi in Sicilia per l'invasione turca. Benedettino, insegnò dal 1569 matematica allo studio di Messina; [...] geometri greci e gli Arithmeticorum libri duo (1575), in cui M. applicò, sembra per primo, il principio di induzione matematica. Costruì strumenti ottici e astronomici, progettò chiese, fontane e fortificazioni; inoltre, a quanto pare, osservò nel ...
Leggi Tutto
Fisica e tecnica
C. elettrici
Insieme di elementi, detti componenti circuitali, connessi fra loro in modo da poter divenire sede di correnti elettriche. Per c. elettrico può anche intendersi, più in generale, [...] per il numero delle spire concatenate con il c. se il campo è generato da un elettromagnete. Per avere elevati flussi di induzione è quindi necessario che, a parità di intensità della corrente e di numero delle spire, sia breve la lunghezza del c. e ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo finlandese (Helsinki 1929 - Porvoo 2015). Professore nell'univ. di Helsinki (1959-70), alla Stanford University (1965-82) e alla Florida State University (1978-90). Research professor [...] e di logica induttiva (varî suoi saggi di logica induttiva sono stati pubblicati in trad. it. nel vol. Induzione, accettazione, informazione, 1974). Di particolare rilievo sono inoltre le sue indagini di logica epistemica, volte alla elaborazione di ...
Leggi Tutto
Stato fisiologico, in genere indotto artificialmente, apparentemente simile al sonno, che permette una grande varietà di risposte comportamentali alla stimolazione verbale. L’individuo ipnotizzato sembra [...] alterate e gli effetti delle suggestioni possono essere estesi (postipnoticamente) alla successiva attività di vigilanza normale. L’induzione dell’i. non richiede esperienza: anche un nastro registrato può essere sufficiente.
L’i. è uno strumento ...
Leggi Tutto
Matematico inglese (Madura, India, 1806 - Londra 1871). Prof. nell'univ. di Londra dal 1828, pubblicò Elements of arithmetic (1830); The differential and integral calculus (1836-42) e molti altri trattati [...] di un predicato. Sviluppò ampiamente la dottrina del sillogismo e la logica delle relazioni. Si occupò anche di induzione, teoria delle probabilità e dei paradossi logici (interessante a questo proposito A budget of paradoxes, post., 1915). Assertore ...
Leggi Tutto
induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di sospingere, persuadere: l’una de le quali...