forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] contatto fra corpi, come capita per le f. di attrito e certe reazioni vincolari. ◆ [FML] F. di dispersione e di induzione: v. interazioni molecolari: III 253 d, c. ◆ [MCC] F. di inerzia: nella dinamica relativa, nella descrizione delle forze agenti ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] sul presupposto della conoscenza a priori, in luogo della quale il G. proponeva l'esperienza come criterio della verità e l'induzione come metodo di ricerca e di prova. La sua "vocazione ad ammazzare la metafisica", come la definiva G. Amato Pojero ...
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espressione genica. Silenziamento dell’espressione genica con siRNA
Andrea Carfi
Laura Fontana
L’RNA interference (RNAi) è un meccanismo di regolazione dell’espressione genica mediato da molecole di [...] alcuni casi i siRNA possono regolare l’espressione genica attraverso l’inibizione della trascrizione. Ciò avviene attraverso l’induzione da parte del siRNA di modificazioni epigenetiche a livello di DNA che portano a un blocco della trascrizione. In ...
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AIDS
<àids> o <àiddi-èsse> s. m. – Sigla dell'ingl. acquired immune deficiency syndrome, condizione di deficienza immunitaria che, nella fase conclamata, porta progressivamente a morte il [...] e della difficoltà nell’indurre la formazione di anticorpi neutralizzanti, quindi le strategie più recenti prevedono piuttosto l’induzione di un’immunità in grado di controllare la progressione della malattia, allungando così i tempi di sopravvivenza ...
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Botanica
Apertura delle gemme fiorali con cui vengono allo scoperto gli stami e i carpelli (nelle Gimnosperme gli ovuli) o loro parti (per es., lo stigma in certi fiori con ovario infero). In seguito a [...] si aprono e si chiudono per diversi giorni successivi e si hanno fiori diurni e fiori notturni.
È detto induzione della f. il trattamento con cicli fotoinduttivi (consistenti in esposizioni, di opportuna durata e successione, a luce e oscurità ...
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Lattame dell’acido 6-amminocaproico ( ε-caprolattame):
cristalli bianchi, inodori, insapori, molto igroscopici, solubili in acqua e nei comuni solventi organici. È noto anche l’ ω-caprolattame,
ll [...] gruppo carbossilico di un’altra molecola di ε-c. e così via. La reazione è caratterizzata da un tempo di induzione piuttosto lungo dovuto alla formazione dell’acido; tale tempo può essere ridotto aggiungendo sin dall’inizio nella massa di reazione l ...
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In generale, nel linguaggio scientifico, con riferimento a una grandezza comunque variabile, il termine è usato per indicare la differenza tra il valore massimo e il valore minimo della grandezza. In particolare, [...] modulate d’ampiezza. Quanto si è detto per le tensioni si può riferire ad altre grandezze alternate (intensità di corrente, flussi d’induzione magnetica ecc.).
In geofisica, l’ a. di marea è la differenza tra il livello d’alta marea e quello di bassa ...
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GRAMMOFONO (XVII, p. 650)
G. F. Co.
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La tecnica dell'incisione e della riproduzione grammofonica ha seguito l'evoluzione dell'elettroacustica e dell'amplificazione elettronica.
Particolari perfezionamenti [...] , che costituisce di per sé una massa ad inerzia notevole, è folle sul suo perno, e il motorino, sempre del tipo a induzione monofase, è accoppiato ad esso per mezzo di una piccola puleggia di gomma o feltro, che agisce per frizione sull'orlo del ...
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Fisico, nato a Carpaneto (Piacenza) il 5 settembre 1908; figlio del matematico Ugo (App. I, p. 107). Laureatosi a Roma nel 1929, ha compiuto la sua carriera in quella università, dove dal 1937 ricopre [...] nucleare. L'A. si è anche occupato della tecnica delle macchine per la produzione di particelle ad altissima energia (acceleratore ad induzione), tecnica questa che aveva imparato a conoscere durante i suoi soggiorni di studio negli Stati Uniti. ...
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LIPPMANN, Gabriel
Aroldo De Tivoli
Fisico francese, nato a Hollerick nel Lussemburgo il 16 agosto 1845, morto il 13 luglio 1921 a bordo d'un transatlantico di ritorno dall'America. Studiò a Parigi, [...] del concetto di carica elettrica con quello di entropia. Si debbono inoltre al L. altri lavori importanti sugli schermi magnetici, sui superconduttori, e sull'impossibilità di ottenere per induzione correnti continue senza contatti striscianti. ...
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induzione
induzióne s. f. [dal lat. inductio -onis, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nelle accezioni scient. dei nn. 3 e 4, dal fr. induction e ingl. induction]. – 1. non com. L’atto di indurre, di agire cioè con la persuasione...
induttore
induttóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di indurre; nei sign. 4 e 5, dal fr. inducteur]. – 1. raro. Chi o che induce, sia nel senso di far venire, provocare qualche cosa, sia in quello di sospingere, persuadere: l’una de le quali...