ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] zero.
Origine del vocabolo e del segno. - Nella matematica dell'antico Egitto e in quella greca manca una notazione proposta da M. Pieri e cioè di sostituire al principio di induzione quest'altro formalmente più semplice: In ogni classe esistente di ...
Leggi Tutto
I progressi nel campo delle m. e. offrono un tipico esempio di evoluzione interdisciplinare della scienza e della tecnica. Per quanto riguarda le metodologie, le m. e. hanno beneficiato dell'evoluzione [...] quantità di elettricità o carica elettrica, flusso d'induzione magnetica; altre grandezze, dette "parametri", sono: può parlare di progressi nell'uso non soltanto della statistica matematica, ma anche della scienza dell'informazione; si va affermando ...
Leggi Tutto
La scuola di Platone, e poi d'Eudosso, dà un particolare significato logico e metodologico al procedimento "analitico" che si mette in opera nella risoluzione dei problemi geometrici.
In questa "analisi" [...] esperimenti, osservare fenomeni, e quindi giungere per induzione a conclusioni generali..... Per quest'analisi si integrale in cui si prolunga, ha preso il nome di "analisi matematica". Con questo nome i moderni riconoscono, in qualche modo, nella ...
Leggi Tutto
Matematico inglese, nato a Richmond (Surrey) il 16 agosto 1821, morto a Cambridge il 26 gennaio 1895. Esercitò a Londra fino a 42 anni la professione legale, pur non interrompendo mai l'intensa produzione [...] inglese, fu detto dal Noether, fra i matematici, un "naturalista" per la sua costante tendenza a raccogliere dapprima un ricco materiale empirico di fatti particolari, da cui poi, per geniale induzione, assurgeva a vedute e a risultati generali ...
Leggi Tutto
Fisico, nato a Zurigo il 23 ottobre 1905. Discepolo di W. Heisenberg, a Lipsia, e di E. Fermi, a Roma. Nel 1934 emigrò dalla Germania negli S. U. A. divenendo prof. di fisica matematica all'univ. di Stanford. [...] con L. W. Alvarez, effettuò la prima determinazione del momento magnetico del neutrone. Nel 1946 pubblicò la teoria della "induzione nucleare" e, con W. W. Hausen e M. E. Packard, realizzò il metodo sperimentale di misura dei momenti magnetici ...
Leggi Tutto
STEFAN, Josef
Giorgio Diaz de Santillana
Fisico austriaco, nato a St. Peter presso Klagenfurt il 24 marzo 1835, morto a Vienna il 7 gennaio 1873. Insegnò fisica e matematica a Vienna; nel 1863 vi fu [...] conduttibilità termica dei gas confermò le predizioni teoriche. Si occupò anche d'idrodinamica e di elettrologia, in particolare della teoria delle correnti alternate; vi sono importanti formule sul coefficiente d'induzione che portano il suo nome. ...
Leggi Tutto
RIGHI, Augusto
Giorgio Dragoni
RIGHI, Augusto. – Nacque a Bologna il 27 agosto 1850 da Francesco, medico chirurgo, e da Giuseppina Zanelli.
Frequentò il triennio delle scuole tecniche (1861-64) e si [...] macchina elettrostatica moltiplicatrice di cariche (Descrizione di un elettrometro ad induzione, in Il Nuovo Cimento, s. 2, 1872, t nel 1932. Sin dal 1908 egli riuscì a elaborare matematicamente il comportamento, in campo magnetico costante, del moto ...
Leggi Tutto
dimostrazione
dimostrazione concatenazione logica tra asserzioni che deduce da una serie di premesse dette ipotesi, attraverso proposizioni intermedie, una conclusione detta tesi che è necessaria conseguenza [...] non è multiplo di 8.
Un ulteriore metodo di dimostrazione usato nella pratica matematica per dimostrare che una proprietà P vale per un numero infinito di casi è la dimostrazione per induzione: se P è una proprietà che dipende in qualche modo da un ...
Leggi Tutto
Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] può procedere con un qualsiasi insieme finito di simboli o entità matematiche. Per esempio, (a1a6a3a2)(a4a7)(a5)(a8a9) indica la permutazione )* = χ1* + χ2*, cosicché l'operazione d'induzione commuta con l'operazione di somma diretta e un carattere ...
Leggi Tutto
CHIRURGIA
Charles Dubost
Gian Franco Rossi
Raffaello Cortesini
Paolo Santoni-Rugiu
Cardiochirurgia di Charles Dubost
sommario: 1. Introduzione. 2. La circolazione extracorporea: a) generalità; b) [...] per le cellule del miocardio, venne sostituita l'induzione elettrica della fibrillazione ventricolare. Però anche questa non HLA differenti).
Infine, in base a precise formule matematiche che tengono conto anche della frequenza genica e del ...
Leggi Tutto
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...
interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. e tecn., il sovrapporsi di due fenomeni...