Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] , il massimo rappresentante, accentuando l'esigenza, anche nell'ambito delle ricerche sulla mente, di attenersi all'induttivismo baconiano, così produttivo nel campo delle scienze naturali. Fu critico del sensismo francese e del materialismo corrente ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] ). Il problema della relativizzazione del grado di conferma in rapporto al ‛sapere di sfondo' non è stato risolto dagli induttivisti; nella loro polemica contro i seguaci di Popper essi mettono in risalto il fatto che anche questi ultimi, nella ...
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Filosofo e naturalista (Lancaster 1794 - Cambridge, Inghilterra, 1866). Dapprima prof. di mineralogia a Cambridge (1828) poi di filosofia morale nella stessa università (1839). Scrisse molto, soprattutto [...] controllo dei risultati scientifici, piuttosto che la preoccupazione per l'articolazione formale del processo inferenziale (induttivo) mediante il quale i risultati vengono conseguiti, posizione in netto contrasto con l'induttivismo di J. S. Mill. ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] Analiticità, significanza, induzione - uscito in Italia (1971) poco dopo la morte dell'autore - ha riproposto l'assimilazione dell'induttivismo a probabilismo: dall'evidenza all'ipotesi si giunge assegnando a quest'ultima un grado di probabilità, e l ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] , e l'azione razionale deve basarsi su teorie siffatte. Tuttavia - e qui sta la differenza decisiva tra Popper e gli induttivisti - la convinzione che la teoria reggerà in futuro come per il passato, nonché la nostra disponibilità a basarci su di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] filosofica del Novecento. Presenta un Bacone nuovo: non più il simbolo, consacrato nell’Ottocento, di un ingenuo induttivismo protopositivistico, e nemmeno l’anticipatore «filosofo dell’età industriale» descritto da Benjamin Farrington (1891-1974) in ...
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