Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] dei trucchi (anche se il capostipite degli e. s. cinematografici fu probabilmente Edmond Fleury, il quale, assistito da Léon ‒ Fanteria dello spazio, di Paul Verhoeven). L'industria europea potrebbe lanciare nuove possibilità di edificazione di mondi ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] che a prima vista sembra essere il rifiuto della produttività dell'industria emotiva che è il cinema, il ruolo della star ecc., vita e staglia tutti i grandi personaggi letterari e cinematografici contro il nero del non-senso: l'aureola enigmatica ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] indagine si costituiscono come un referente essenziale dell'estetica cinematografica.
Nato in un'agiata famiglia di origine ebreo- ogni obbligo naturalistico. Ma all'epoca l'industria sovietica non possedeva ancora le attrezzature necessarie per ...
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Opera cinematografica
Giorgia Pagliarani
Il diritto d'autore in Italia
L'opera cinematografica riassume in sé una complessa serie di elementi, di apporti, dotati ciascuno di una propria valenza, che [...] . 2, nr. 6) la creatività che qualifica l'opera dell'arte cinematografica è presunta: sussiste in tutti i casi in cui non si tratti di regista o autore del soggetto, come avviene frequentemente nell'industria americana (v. Hollywood); in tal caso ha ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] (La chute de la maison Usher, 1928), mentre l'industria hollywoodiana ‒ che pure aveva iniziato già nel 1908 a realizzare ‒ sul senso di morte che aleggia nel voyeurismo dell'immagine cinematografica; fino ad arrivare a Psycho (1960; Psyco) di Alfred ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] .
Metz (1977), a sua volta, parla, oltre che di dispositivo, di istituzione cinematografica, intendendo con questa espressione sia la macchina esterna, l'industria del cinema, sia la macchina interna, i meccanismi mentali dello spettatore, intesi in ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] professionali attraverso una pratica cinematografica accompagnata da una vasta preparazione culturale: non bastava infatti fornire artigiani e professionisti a un'industria, bisognava contribuire alla crescita dell'industria stessa, promuovendo una ...
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Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] Nata al di fuori dei tradizionali canali dell'industria, la nuova generazione dei ribelli partiva da la coeva produzione commerciale ‒ da un piacere per l'immagine cinematografica assente nel freddo razionalismo brechtiano di Kluge e del suo gruppo ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] comandamenti); Fred Niblo girò Ben Hur (1925); l'industria italiana in crisi post-bellica cercò di rilanciarsi con nuove Annaud), anche se la distanza tra il k. cinematografico e la superproduzione televisiva paradossalmente si fa talvolta breve. ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] il mito dei Roaring Twenties e la nascita dell'industria culturale sotto l'egida della concentrazione editoriale e della compiacimento formale. Oltre a Pabst, all'interno della cinematografia tedesca d'autore più legata a quella generalizzata esigenza ...
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cinematografo
cinematògrafo s. m. [dal fr. cinématographe (nome brevettato nel 1893), comp. del gr. κίνημα «movimento» e tema di γράϕω «descrivere»]. – 1. Procedimento che permette di rappresentare il movimento grazie alla proiezione su schermo...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.