FLECCHIA, Vittorio
Fabio Bertini
Figlio di Giovanni, minatore, e di Orsola Bello, nacque a Magnano, presso Biella, il 18 apr. 1890. Si trasferì dodicenne a Torino per lavorare come decoratore e cinque [...] ; qui apprese che era morta in carcere a Perugia la fidanzata Iside Viana (1903-1931). Trasferito a Civitavecchia, uscì per indulto il 4 marzo 1934 e, dopo un breve ritorno a Magnano, scomparve dal 7 ottobre, rendendosi irreperibile. Si recò dapprima ...
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COMINO, Bartolomeo
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel 1550, da Girolamo e da Pasqualine Trevisan, in una famiglia di lontana origine greca e di rango cittadinesco, dimorante a S. Biagio di Castello, [...] di questa sorte che molestavano di continuo..., per la qual causa anco egli sapeva haver Sua Eccellentia data intentione di conceder uno indulto al medesimo Marco Sciarra di andar alla guerra fuori del regno". E certo il C. si sente sollevato da un ...
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BORROMEO ARESE, Vitaliano
Bruno Di Porto
Nacque dal conte Giberto e da Elisabetta Cusani, in Milano, il 12 nov. 1792. Nel 1811 accompagnò il padre a Parigi, per il battesimo del re di Roma, e vi si [...] la riapertura delle ostilità.
Gli Austriaci lo esclusero, assieme ad altri trentuno esuli della provincia di Milano, dall'indulto concesso il 12 ag. 1849 ai cittadini che si erano allontanati, occuparono il palazzo, adibendolo ad ospedale militare ...
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FAZIO (Facio), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Vissuto a Genova tra la seconda metà del XV e il primo decennio del XVI secolo, la sua presenza nella vita politica della città è documentata [...] pacificatori nel luglio 1506, fu poi tra i cittadini banditi da Genova il 14 maggio 1507 ed esclusi dal successivo indulto). Il F. compare, invece, nel restaurato governo postrivoluzionario tra gli otto ufficiali di moneta che, l'11 maggio 1507 ...
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CANTELMO, Restaino
Raffaele Feola
Primogenito di Giovannella Caetani e di Giovanni, conte di Popoli, spogliato con la forza del suo feudo dal fratello Pietro Giampaolo, duca di Sora, non ne è nota la [...] il sospetto di complici o mandanti, come è dimostrato dai Capitoli della città di Napoli del 1516, nei quali dall'indulto generale si eccettuavano coloro che avessero partecipato "directe vel indirecte" alla uccisione del Cantelmo.
Fonti e Bibl.: G ...
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DEL GIUDICE, Francesco
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 7 dic. 1647, da Nicolò, principe di Cellamare, e da Ippolita Palagana.
La famiglia Del Giudice era originaria di Genova. Stabilitasi a Napoli [...] Il 10 ottobre il D. partì per Messina. La città era in fermento. Per intercessione di Luigi XIV era stato concesso l'indulto e la restituzione dei beni ai Messinesi esiliati in seguito alla rivolta del 1674. Il D. aveva tentato inutilmente di opporsi ...
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CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] 8 nov. 1830, col quale Ferdinando II criticò la politica paterna annunziando provvedimenti riparatori, e l'atto sovrano di indulto a favore dei condannati politici del 18 dicembre. Ministro dell'Interno e della Pubblica Istruzione dal 21 novembre, il ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] ebbe il fratello Luigi, anch'egli macchiatosi di colpe rivoluzionarie, che dopo alcuni mesi di latitanza rientrò fra i beneficiari dell'indulto emanato sul finire del 1800.
Sbarcato a Marsiglia con un gran numero di altri connazionali, il L. vi si ...
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BICHI, Alessandro
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV in una delle più cospicue famiglie della città, che aveva nella mercatura, nella banca e nella proprietà terriera la solida [...] . Era entrato in città con un seguito di settanta cavalli e duecento fanti, ma il suo primo atto di governo fu un indulto generale per i delitti politici, che proibiva nel contempo a tutti i cittadini senesi di portare armi. Due giorni dopo il suo ...
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CAVEDALIS, Giambattista
Giannantonio Paladini
Nacque a Spilimbergo (Pordenone) il 19 marzo 1794 da Girolamo e da Angela Diana. La famiglia paterna, spilimberghese, godeva di un peso economico e sociale [...] già colpito da bando, perché il suo nome, con quello di altri, era stato espressamente escluso dal beneficio dell'indulto proclamato dal Radetzky il 12 agosto; e che tra i quaranta proscritti figuravano vari ministri della repubblica e personalità di ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...