CARAFA, Giovanni Alfonso
Carla Russo
Duca di Collepietro e di Castelnuovo, nacque, il 5 dicembre 1609, da Pietro e da Isabella Grisone.
La famiglia apparteneva al ramo dei Carafa di Montorio. Il ducato [...] Carafa.
Nell'agosto del 1648 il C. partecipò alla spedizione francese contro Napoli guidata da Tommaso di Savoia. Escluso dall'indulto generale proclamato dall'Oñate all'indomani della resa, non si hanno notizie su come e dove egli visse negli anni ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Nipote dell'omonimo Giovanni Tommaso di Diomede, conte di Maddaloni con il quale venne molto spesso confuso anche a causa della giovane età in cui morì e della [...] una notevole sfasatura rispetto a tempi in cui il concetto di cavalleria medievale era ormai tramontato, insuperbì.
Ottenuto dal vicerè l'indulto per i due duelli mortali, il C. dopo aver speso un patrimonio per l'allestimento del viaggio, fatto con ...
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BASSET (Bassetti), Francesco
Nino Cortese
Al pari dei vari altri Basset, che come ufficiali o sottufficiali fecero parte alla fine del Settecento dell'esercito napoletano, fu uno degli oriundi francesi [...] dal carcere napoletano, fu inviato alla Favignana. A restituirgli la libertà provvidero, dopo poco, la pace di Firenze e l'indulto che ad essa seguì. Ma ormai l'aria di Napoli non gli si confaceva più perché era pubblicamente accusato di avere ...
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CAETANI, Francesco
Paola Supino Martini
Terzo di questo nome, nacque intorno al 1390 da Giacomo (III) e da Rogasia da Eboli; suoi fratelli furono Giacomo (IV), primogenito, Ruggero e Ludovico.
Signore [...] regina Giovanna di tornare all'obbedienza, né furono inclusi tra i molti seguaci del Colonna, ai quali Eugenio IV concedeva l'indulto nell'autunno di quell'anno. Solamente nel 1433, dopo aver avviato l'anno precedente le trattative di pace con i ...
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BONAZZI, Pompeo
Guido D'Agostino
Nacque a Bari il 22 ott. 1752 da Giovanni Andrea, giureconsulto di nobile famiglia originaria di Bergamo, e da Isabella Picca. Compiuti i primi studi nella città natale, [...] inizialmente alle persecuzioni, furono presi ed incarcerati, ma, per una serie di fortunose circostanze, poterono beneficiare dell'indulto del 1801 e sfuggire così alla pena capitale loro comminata. Lentamente il B. si reinserì nella vita pubblica ...
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CUNEO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque verso la metà del sec. XVII a Messina, come si deduce dai suoi Avvenimenti... di Messina, inediti. (conservati a Messina, Biblioteca dei Museo civico, sez. II, [...] 'odio per i Merli "inimici di Messina loro Patria e Madre" (Avvenimenti, parte IV., f. 78) e l'attesa impaziente dell'indulto reale che consentirebbe ai dispersi esuli Malvizzi di rivedere l'amata città.
Dopo la concessione da parte di Carlo II della ...
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BOZZUTO, Annibale
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile e antica famiglia napoletana del seggio di Capuana, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere negli anni intorno al 1520. [...] costarono care: nell'agosto del 1547 don Pedro pubblicò una lista di persone maggiormente compromesse nei tumulti che venivano escluse dall'indulto emanato da Carlo V a favore della città; in essa figurava il nome del B., per il quale ora restare a ...
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ARPAIA, Francesco Antonio
Gaspare De Caro
Nacque nel 1587 a Napoli da un "vardaro" (bastaio), che aveva bottega nella piazza del popolarissimo quartiere Mercato. Fu schermitore di professione, tra i [...] ., che cercò di convincere la Piazza a contentarsi dell'abolizione delle gabelle, della parità di voti con la nobiltà e dell'indulto generale, non ebbe successo. A fatica l'A. fu sottratto alla folla inferocita dai suoi partigiani. Tra gli Spagnoli l ...
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ARCOS, Rodrigo Ponce de León duca d'
Gaspare De Caro
Nato nel 1602, fu IV duca d'Arcos, marchese di Zahara, conte di Bialen e Casares, signore di Marqueña e Carzia. Nominato viceré del Regno di Valenza, [...] nella nuova posizione di forza, un atteggiamento moderato, rispettando i "capitoli" e tenendo fede alle promesse di un indulto generale, sicuramente la pace sarebbe stata ristabilita in Napoli, ché la stanchezza e la scarsità dei viveri spingevano i ...
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DE MARI (Mari), Ippolito
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 28 luglio 1681, primogenito di Francesco di Stefano, e di Livia Centurione, e venne battezzato il giorno dopo nella chiesa di [...] tentativi degli insorti di ottenere la mediazione dell'imperatore, gli invii di nuovi contingenti, gli interventi francesi, i contrasti sugli indulti ai ribelli, resero sempre più tesi i rapporti tra Vienna e Genova, la quale temeva da un lato che l ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...