CANTELMO, Restaino
Raffaele Feola
Primogenito di Giovannella Caetani e di Giovanni, conte di Popoli, spogliato con la forza del suo feudo dal fratello Pietro Giampaolo, duca di Sora, non ne è nota la [...] il sospetto di complici o mandanti, come è dimostrato dai Capitoli della città di Napoli del 1516, nei quali dall'indulto generale si eccettuavano coloro che avessero partecipato "directe vel indirecte" alla uccisione del Cantelmo.
Fonti e Bibl.: G ...
Leggi Tutto
DEL GIUDICE, Francesco
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 7 dic. 1647, da Nicolò, principe di Cellamare, e da Ippolita Palagana.
La famiglia Del Giudice era originaria di Genova. Stabilitasi a Napoli [...] Il 10 ottobre il D. partì per Messina. La città era in fermento. Per intercessione di Luigi XIV era stato concesso l'indulto e la restituzione dei beni ai Messinesi esiliati in seguito alla rivolta del 1674. Il D. aveva tentato inutilmente di opporsi ...
Leggi Tutto
CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] 8 nov. 1830, col quale Ferdinando II criticò la politica paterna annunziando provvedimenti riparatori, e l'atto sovrano di indulto a favore dei condannati politici del 18 dicembre. Ministro dell'Interno e della Pubblica Istruzione dal 21 novembre, il ...
Leggi Tutto
LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] ebbe il fratello Luigi, anch'egli macchiatosi di colpe rivoluzionarie, che dopo alcuni mesi di latitanza rientrò fra i beneficiari dell'indulto emanato sul finire del 1800.
Sbarcato a Marsiglia con un gran numero di altri connazionali, il L. vi si ...
Leggi Tutto
BICHI, Alessandro
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV in una delle più cospicue famiglie della città, che aveva nella mercatura, nella banca e nella proprietà terriera la solida [...] . Era entrato in città con un seguito di settanta cavalli e duecento fanti, ma il suo primo atto di governo fu un indulto generale per i delitti politici, che proibiva nel contempo a tutti i cittadini senesi di portare armi. Due giorni dopo il suo ...
Leggi Tutto
CAVEDALIS, Giambattista
Giannantonio Paladini
Nacque a Spilimbergo (Pordenone) il 19 marzo 1794 da Girolamo e da Angela Diana. La famiglia paterna, spilimberghese, godeva di un peso economico e sociale [...] già colpito da bando, perché il suo nome, con quello di altri, era stato espressamente escluso dal beneficio dell'indulto proclamato dal Radetzky il 12 agosto; e che tra i quaranta proscritti figuravano vari ministri della repubblica e personalità di ...
Leggi Tutto
DUODO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 apr. 1657 da Pietro di Girolamo, del dovizioso e prestigioso ramo a S. Maria Zobenigo, e da Chiara Foscarini di Nicolò.
La prematura scomparsa del [...] mesi i suoi sforzi ottennero risultati assai modesti, come l'emanazione da pane di Clemente XI, nell'ottobre del '15, di un indulto per quanti si fossero offerti di militare nell'armata veneta; più tardi, però, dopo lo sbarco turco a Corfù e l'invio ...
Leggi Tutto
GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] del Fiore, dovevano essere stati espressi voti di morte, il G. non poté beneficiare, come altri giacobini salernitani, dell'indulto incluso nelle clausole dell'armistizio di Foligno del 1801 (Cosimato, p. 27). Passato a Torino al seguito dei Francesi ...
Leggi Tutto
DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] imperiale di dimostrarsi concilianti riguardo ai vescovati occupati dai protestanti con la concessione temporanea dell'investitura o dell'indulto e nel caso di Magdeburgo, addirittura con l'assegnazione del seggio elettorale, il nunzio contribuì con ...
Leggi Tutto
MALATESTA (de Malatestis), Galeotto Novello, detto Galeotto Belfiore
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I), signore di Rimini, e Gentile da Varano, nacque il 5 luglio 1377 a Montefiore Conca. Fratello [...] devozione e, il 29 sett. 1399 festa di S. Michele Arcangelo, oltre a vestire la tunica bianca emanò a Sansepolcro un indulto per le pene pecuniarie e personali, ordinando altresì la cancellazione dei relativi processi.
Il M. morì di peste a soli 23 ...
Leggi Tutto
indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...