LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] nobiltà, la famiglia era in ristrettezze, come risulta anche da una richiesta (4 ag. 1755) di proroga di un indulto sulla celebrazione di messe concesso cinque anni prima ad "Alfonso Longo, chierico nobile milanese e possessore di una cappellania di ...
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MAROCHETTI, Giovanni Battista
Francesco Lemmi
Patriota, nato a Biella il 3 dicembre 1772, ivi morto il 15 luglio 1851. Avvocato, sottoprefetto a Crescentino e a Chivasso, fu, nella Restaurazione, adelfo [...] (3 settembre 1821), fu a Ginevra, a Parigi, in Spagna (1836), poi di nuovo in Francia (1838), donde, per l'indulto generale del 1842, poté tornare in Piemonte.
Scrisse opere politiche: Partage de la Turquie (Parigi 1827); L'indépendance de l'Italie ...
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Generale e uomo politico spagnolo (m. 1693); comandante dell'esercito destinato a reprimere l'insurrezione catalana, appoggiata dai Francesi, occupò (1640) Tarragona, ma non riuscì a prendere Barcellona [...] ) capeggiata da G. d'Alessi. Cacciato dalla città, poté rientrarvi solo dietro la scarcerazione dei consoli delle arti, che avevano partecipato alla rivolta, e la promessa di un indulto generale. Da ultimo, fu presidente del Consiglio delle Indie. ...
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ACQUAVIVA, Antonio
Giuseppe Coniglio
Figlio di Andrea Matteo e di Caterina Tomacelli, nacque non prima del 1394, succedendo nel titolo ducale di Atri alla morte del padre (1407). Ancora giovanetto, [...] madre, che riuscì ad ottenere l'appoggio di Ladislao, forse per qualche tempo favorevole ai Melatino, come farebbe supporre l'indulto concesso appunto da Ladislao alla terra di Colonnella, ribellatasi all'A. il 15 luglio 1407, pochi mesi dopo la ...
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FABRIS, Cecilio
Vincenzo Caciulli
Nacque il 3 ag. 1840 a Firenze da Domenico e Giuseppina Rimediotti. Nel 1847 la famiglia si trasferì a Venezia al seguito del nonno paterno Antonio, valente incisore, [...] e N. Tommaseo, Domenico fu incluso nella lista dei quaranta cittadini che il governo imperiale allontanava dal Lombardo-Veneto; un successivo indulto gli permise di tornare a Venezia, dove il giovane F. studiò al collegio di S. Caterina.
Nel 1858 si ...
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BARGNANI, Alessandro Luigi
Arianna Scolari Sellerio
Nato a Iseo (Brescia) da Ippolito il 9 marzo 1798, laureatosi in legge presso l'università di Pavia, aveva intrapreso la carriera della magistratura [...] condannato a venti anni di carcere, commutati poi in dieci anni. Raggiunti a Gradisca altri prigionieri, in seguito allo indulto di Ferdinando I per l'assunzione al trono, fu tra coloro che scelsero la deportazione nell'America settentrionale, e ...
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MALETTA, Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Antonbono, nacque probabilmente a Mortara prima del 1420. Per quattro anni fu commissario ducale a Trezzo d'Adda (Arch. di Stato di Milano, Reg. Missive, [...] della cancelleria ducale dei Benefici ecclesiastici vacanti che si occupava anche della riscossione della tassazione del clero. L'indulto papale del 1451 dava facoltà al duca di Milano di esercitare sostanziosi poteri in questa materia, ma non era ...
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FASULO, Giuseppe
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli il 26 marzo 1763, da Filippo e da Celidea Vinacci; era fratello di Nicola, Alessio e Margherita. Non si dedicò alla professione forense che aveva permesso [...] per i quali venne ritenuto potessero essere considerati come "compresi nella capitolazione" (De Nicola, p. 293), ottenne l'indulto reale il 1º maggio 1802.
Rimesso in libertà, attese nella capitale al propri interessi fino al 1806 quando intraprese ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] e che non erano i suoi: fu sintomatica fra le altre, nel 1564, la tensione fra lui e Pio IV a proposito dell'indulto di Niccolò V, che egli voleva ampliare e che il papa voleva restringere nei suoi effetti. L'opposizione contro i protestanti era una ...
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BECCIO (Becci), Francesco
Fernanda Torcellan Ginolino
Nato ad Occimiano (Alessandria) nei pressi di Casale Monferrato nel febbraio 1519, da Giovanni Antonio, apparteneva ad una antica famiglia monferrina [...] . In veste di paciere, fra le due fazioni, il B. ebbe il compito di far vidimare a Parigi il decreto di indulto con cui Guglielmo Gonzaga riconosceva agli abitanti di Casale la legittimità dei beni acquistati durante gli anni di guerra.
Dopo la morte ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...