LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] nobiltà, la famiglia era in ristrettezze, come risulta anche da una richiesta (4 ag. 1755) di proroga di un indulto sulla celebrazione di messe concesso cinque anni prima ad "Alfonso Longo, chierico nobile milanese e possessore di una cappellania di ...
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Generale e uomo politico spagnolo (m. 1693); comandante dell'esercito destinato a reprimere l'insurrezione catalana, appoggiata dai Francesi, occupò (1640) Tarragona, ma non riuscì a prendere Barcellona [...] ) capeggiata da G. d'Alessi. Cacciato dalla città, poté rientrarvi solo dietro la scarcerazione dei consoli delle arti, che avevano partecipato alla rivolta, e la promessa di un indulto generale. Da ultimo, fu presidente del Consiglio delle Indie. ...
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ACQUAVIVA, Antonio
Giuseppe Coniglio
Figlio di Andrea Matteo e di Caterina Tomacelli, nacque non prima del 1394, succedendo nel titolo ducale di Atri alla morte del padre (1407). Ancora giovanetto, [...] madre, che riuscì ad ottenere l'appoggio di Ladislao, forse per qualche tempo favorevole ai Melatino, come farebbe supporre l'indulto concesso appunto da Ladislao alla terra di Colonnella, ribellatasi all'A. il 15 luglio 1407, pochi mesi dopo la ...
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FABRIS, Cecilio
Vincenzo Caciulli
Nacque il 3 ag. 1840 a Firenze da Domenico e Giuseppina Rimediotti. Nel 1847 la famiglia si trasferì a Venezia al seguito del nonno paterno Antonio, valente incisore, [...] e N. Tommaseo, Domenico fu incluso nella lista dei quaranta cittadini che il governo imperiale allontanava dal Lombardo-Veneto; un successivo indulto gli permise di tornare a Venezia, dove il giovane F. studiò al collegio di S. Caterina.
Nel 1858 si ...
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Uomo politico albanese (Scutari 1925 - Tirana 2011), dirigente del Partito del Lavoro d'Albania (comunista). Membro del politburo, nel 1982 divenne presidente del presidium dell'Assemblea del popolo (capo [...] un anno dopo con l'accusa di crimini contro l'umanità. Lasciato il paese nel marzo del 1997 beneficiando dell'indulto, è rientrato dopo che le accuse sono cadute, nel dicembre dello stesso anno, cessando però da allora ogni sua partecipazione ...
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BARGNANI, Alessandro Luigi
Arianna Scolari Sellerio
Nato a Iseo (Brescia) da Ippolito il 9 marzo 1798, laureatosi in legge presso l'università di Pavia, aveva intrapreso la carriera della magistratura [...] condannato a venti anni di carcere, commutati poi in dieci anni. Raggiunti a Gradisca altri prigionieri, in seguito allo indulto di Ferdinando I per l'assunzione al trono, fu tra coloro che scelsero la deportazione nell'America settentrionale, e ...
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MALETTA, Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Antonbono, nacque probabilmente a Mortara prima del 1420. Per quattro anni fu commissario ducale a Trezzo d'Adda (Arch. di Stato di Milano, Reg. Missive, [...] della cancelleria ducale dei Benefici ecclesiastici vacanti che si occupava anche della riscossione della tassazione del clero. L'indulto papale del 1451 dava facoltà al duca di Milano di esercitare sostanziosi poteri in questa materia, ma non era ...
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BRANCACCIO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli verso il 1515 e doveva far parte della famiglia Brancaccio, fra le più cospicue della città. Studiò legge, si addottorò in utroque iure, conseguendo [...] , rimasto ancora presso la corte imperiale, dello sleale modo di procedere di don Pedro, che da un lato promulgava l'indulto di Carlo V e in nome della raggiunta pacificazione prendeva in consegna le armi dei rivoltosi e dall'altro faceva arrestare ...
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LOSA, Nicolò
Angelo Torre
Nacque intorno al 1564 da Alessandro e forse dalla seconda moglie di questo, Secondina Della Porta di Nicolò, sposata in data imprecisata dopo la morte della prima moglie, [...] i conti con la dinastia sabauda. Ebbe anche peripezie giudiziarie per un omicidio commesso nel 1531, per il quale ottenne un indulto.
Il L. comparve sulla scena pubblica intorno agli anni 1584-85, elogiato per la prudenza e la destrezza palesate "in ...
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PALLAVICINO, Lazzaro
Silvano Giordano
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro. – Nipote di Agostino Pallavicino, doge dal 1637 al 1639, nacque a Genova nel 1602 dal marchese Niccolò (m. 1653) e da Maria [...] IX, pochi giorni prima di morire, lo creò cardinale. Non avendo ancora gli ordini minori, gli fu dato l’indulto per ricevere tutti gli ordini sacri fuori dei tempi previsti e senza osservare gli intervalli contemplati dal diritto vigente. Poté ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...