ADAMO di Rotwill (Rotwyl, Rothwill; Adamo Rot)
Anita Mondolfo
Prototipografo tedesco (oriundo di Rotwill), chierico della diocesi di Metz, figlio di Burcardo (o egli stesso soprannominato Burcardo), [...] specializza in materia giuridica, dando tra l'altro forse più di cinque raccolte di pareri legali (Consilia), e in Indulgenze e Mirabilia Rornae, produzione particolarmente redditizia quest'ultima, di cui è, almeno a Roma, l'iniziatore nel 1471-72 ...
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confidare
Emilio Pasquini
. Escluso dalla prosa e dalle Rime, entra nel lessico dantesco solo per pochi esempi della Commedia, nel valore di " aver fiducia ".
Regge un complemento con la preposizione [...] , in Pd XXIX 120 [il volgo] vederebbe la perdonanza di ch'el si confida, ossia " comprenderebbe quanto credito meritino le indulgenze in cui esso ripone la sua fiducia ". S'appoggia all'avverbio relativo, in Pd XXII 3 come parvol che ricorre / sempre ...
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Teologo cattolico, il cui vero cognome era Mayer (Mayr), ma chiamato Eck (Eckius), da Egg (Svevia), ove nacque il 13 novembre 1486. Ordinato sacerdote a Strasburgo nel 1508, fu chiamato due anni dopo a [...] trovò sin dall'inizio del suo insegnamento di fronte a Lutero già insorto contro Roma. Alle 95 tesi di Lutero sulle indulgenze rispose con uno scritto Obelisci, a cui seguirono gli Asterisci del novatore; sull'autorità del papa e il primato scrisse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La conquista di Granada segna un momento esaltante, da un punto di vista politico e religioso, [...] il fenomeno delle crociate, con ampie concessioni di privilegi, da parte papale, ai sovrani cristiani, e non meno ampie concessioni di indulgenze a quanti prendono le armi contro i Mori. Da parte loro i Mori del Regno di Granada testimoniano un alto ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] Tornato a Roma, suggerì ad Adriano VI un ardito piano di riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovo di Bologna (1523), fu in Germania nel 1524 e tentò di sedare il moto riformatore, ma nel nov ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerata a lungo come una reazione agli abusi ecclesiastici, la Riforma protestante [...] italiano, dicono: “Non appena il soldo nella cassetta rimbalza, l’anima in cielo balza”) con cui propagano la dottrina delle indulgenze.
Su di essa Lutero aveva già espresso i suoi dubbi in alcuni sermoni; come dottore di teologia ha pieno diritto di ...
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CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] prestata a Pio VI. Gli fu assegnato il titolo presbiteriale di S. Agostino e la prefettura della Congregazione delle Indulgenze e sacre reliquie: fu anche membro delle Congregazioni dei Vescovi e regolari, della Residenza dei vescovi, dei Riti, della ...
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Sacerdote e teologo ceco (n. Velký Páleč, Rakovník, circa 1370 - m. dopo il 1422). Compì gli studî all'univ. di Praga e più tardi (1400) divenne rettore della facoltà degli artisti; intorno al 1410 conseguì [...] XXIII, lo tenne per un certo periodo prigioniero a Bologna. Ma già nel 1412 ruppe con Hus sulla questione delle indulgenze, accostandosi alla tesi del primato romano e alla concezione gerarchica della Chiesa; risalgono a questo periodo le sue opere ...
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STANISLAO da Znojmo
F. M. Bartos
Dal 1390 professore alla facoltà filosofica dell'università di Praga, dal 1404 fu professore di teologia. Stette a capo dei maestri boemi nella lotta per Wycliffe. Per [...] a comparire davanti alla Curia. Fatto imprigionare a Bologna, ottenne l'assoluzione. Quando nel 1412 Hus si oppose alla vendita delle indulgenze, St. si separò apertamente da lui e si apprestò a difendere il punto di vista cattolico; in seguito a ciò ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] servizio di Massimiliano I. Ebbe anche diversi incarichi dai pontefici: nel 1501 accompagnò il commissario pontificio per le indulgenze, cardinale Raimondo Peraudi, in Germania, e svolse missioni politiche alla corte imperiale per conto di Giulio II ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...