PADOVANI, Giulio
Marco Severini
PADOVANI, Giulio. – Nacque a Senigallia, il 19 marzo 1850, da Giuseppe e da Regina Vivanti.
Primo di tre figli (ebbe un fratello, Alfredo, e una sorella, Marcellina), [...] cattivo negli uomini e nelle cose e quindi anche nelle istituzioni sociali»; pur tuttavia, proprio per questa eccessiva indulgenza, il secondo direttore del giornale era convinto – sempre a detta di Padovani – di «attrarre entro una medesima orbita ...
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BAIARDI, Andrea
Remo Ceserani
Nacque a Parma da Giammarco attorno alla metà del sec. XV (e certamente prima del 1459, perché da quell'anno ha inizio il Registro dei battezzati della città, in cui il [...] , il metro e lo stile sono cadenti. Ciò che non ha tolto al Rizzi la possibilità di scoprirvi, forse con eccesso di indulgenza, "passi di popolaresca schiettezza e ingenuità".
Ad altre opere del B., di cui non si ha però più notizia, accenna A. M ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] la celebre lettera alla contessa d'Albany a conclusione della Vita, dove si elencano e rilevano, pur invocandone "convenevole indulgenza", i "trascorsi provenienti da eccesso di sì commendabile affetto qual si è l'amor di patria".
Qui, invero, ed ...
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BOLLA, Bartolomeo
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Poeta bergamasco vissuto fra il sec. XVI e il XVII. Le notizie che possediamo sulla sua vita, sono scarsissime e confuse.
Sostanzialmente sulla scorta delle informazioni contenute [...] citandolo per documentare la "degenerazione giullaresca della poesia maccheronica", dichiara che il B. "è, a giudicarlo con molta indulgenza, un miserabilissimo versificatore" (pp. 199-200). Ed è evidente che non ci è possibile giudicare il B. nella ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] di giustizia, come prima si era trattato, repugnando a questo la brevità del tempo, ma come penitente per grazia e indulgenza Apostolica". Invece G. B. Leoni (Vita di Francesco Maria di Montefeltro Della Rovere, Venezia 1605, p. 135) asserisce che il ...
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PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] la lite tra i due fratelli, malgrado la mediazione di Del Carretto, che nutrì sentimenti di simpatia per Palmieri, e l’indulgenza di Ferdinando II. Neppure la morte di Niccolò nel maggio 1844 e la nomina a suo erede del fratello minore Rodrigo ebbero ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] della seconda redazione del romanzo, subentra un'ulteriore maturazione della poetica manzoniana, che già non aveva mai mostrato indulgenza verso le posizioni estreme del romanticismo. Nei Promessi sposi, la stessa pietà per gli oppressi è contenuta ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] ereditaria; nel romanzo I miserabili di Victor Hugo, la zelante adesione all'esigenza di ordine legale si contrappone all'indulgenza e alla necessità di una giustizia umana (la lettera contrapposta allo spirito della legge); i personaggi del romanzo ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] è la prosa latina del B.: una prosa in cui molti lettori, dal Valla in poi, ora con severità ora con indulgenza, rintracciarono "errori" di lingua e di grammatica, ma che nella libera imitazione del modello ciceroniano, nella ricca varietà di lessico ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] di grande tensione, a una confessione impietosa. L'analisi che egli fa di se stesso è infatti priva di qualsiasi indulgenza, e anzi vi si può molto spesso notare un certo compiacimento autodenigratorio; nessuna traccia vi è invece di autoironia, che ...
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indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...
indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...