CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] questa porta che né dimonio né creatura la può aprire, se la guardia nol consente".
L'uomo è considerato da C. con indulgente simpatia e non condannato per le sue deficienze e i suoi fallimenti. Nel giudicarlo, C. è sempre guidata da un profondo ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Pasqua, Borso ricevette le insegne della nuova dignità in S. Pietro e la festa si concluse con la pubblicazione di un'indulgenza plenaria. L'impegno di P. per la pace - già dichiarato poco dopo l'elezione come uno degli scopi principali del proprio ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] anche da questo egli fosse indotto a guardare con sempre più grande favore al movimento fascista e a considerare con politica indulgenza la violenza e le illegalità di cui nutriva la sua azione.
I documenti necessari a rendere certezza questa, che è ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] accettato in alcun convento (cap. XXVIII). Nel cap. XXIX si stabiliscono gli argomenti (nell'ordine: confessione, purgatorio, indulgenza, autorità del sommo pontefice, suffragi dei defunti, culto dei santi, venerazione delle immagini) e il modo come ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] lui e l'amico. E, mentre era così spietato con i vili, i perfidi, i malvagi, sapeva anche essere comprensivo e indulgente delle debolezze umane, quando fossero senza malizia, conseguenza di un giudizio fallace o della fragilità della carne. Questa ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] , ma sono rimasti in numero limitato. Dopo la seconda guerra mondiale Jung fu criticato per una presunta eccessiva indulgenza verso il regime nazista e per aver nutrito tendenze antisemite. Queste dicerie, che gli junghiani insistono nel dichiarare ...
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indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...
indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...