Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] cui la realtà ultima è il brahman, come si è già osservato, l’altra teistica, con un dio personale.
Il teismo induista risale al 2° millennio a.C.; all’inizio dell’era cristiana, però, il credo teistico era costituito principalmente dallo śivaismo e ...
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aghori
Setta induista appartenente alle correnti scivaite. Al pari di altre sette analoghe si ricollega al Pashupata-mata, corrente scivaita a carattere popolare, diversa dallo scivaismo «colto» rappresentato [...] dallo Shaiva-siddhanta. In essa sull’elemento dottrinario ha assoluta preminenza una prassi ascetica del tutto elementare e concreta, basata su vistose mortificazioni, quali il cospargersi di cenere, nudità ...
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Divinità tra le più venerate della mitologia induista, membro della triade divina (trimurti) con Brahma e Vishnu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, assume forme ed [...] epiteti diversi. Come signore del tempo presiede all'incessante dinamica creazione-annientamento-rigenerazione, il cui ritmo è scandito dalla sua danza cosmica. Oltre che come sommamente potente e come ...
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pellegrinaggio
Pratica religiosa che consiste nel recarsi, individualmente o collettivamente, in un luogo sacro per compiervi atti di religione, anche a scopo votivo o penitenziale. Il p. è diffuso in [...] in occasione della Pasqua e di altre feste), nell’antica Grecia (p. ai santuari e agli oracoli), come pure nella religione induista postvedica (p. in luoghi religiosi, fiumi ecc.). Nel cristianesimo, l’uso del p. è antichissimo e ha come meta in ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] cristianesimo e islam); esso è diffuso, in forme a volte inattese, anche in altri contesti come, rispettivamente, quello buddhista, induista e sikh.
Negli studi dei primi anni del 21° sec., il f. è diventato una formula astratta utile a classificare ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] situazione non mutò nel periodo tra le due guerre, in cui si moltiplicò il numero dei gruppi di origine orientale, induista e buddhista, che svolgevano la loro opera di proselitismo innestando il loro insegnamento su di un terreno che le fortune ...
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móstro Figura mitologica che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale, in quanto per lo più formata di membra e di parti eterogenee, appartenenti a generi e specie differenti, [...] di immagini tradizionali: per es., non possono essere considerati come fatti mostruosi il teriomorfismo divino di varie religioni (egiziana, induista, ecc.) né le figure che esaltano o riducono aspetti naturali di una forma vivente (per es. nani e ...
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Magia
Francesco Spagna
Il termine indica, in generale, la pratica e la forma di sapere esoterico e iniziatico che si presentano come capaci di controllare le forze della natura. La magia è stata oggetto, [...] un incantesimo), il conferimento di un potere che trascende le normali possibilità dei sensi corporei. Nella tradizione induista gli straordinari poteri magici che gli yogin possono raggiungere, attraverso la concentrazione e l'unione con i principi ...
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Verginità
Marco Aime
Il termine verginità indica la condizione di chi non ha avuto rapporti sessuali completi. Nell'accezione comune il vocabolo è riferito in particolare alla condizione della donna [...] corpo. Analogamente la Kumari rappresenta questo ideale di incontaminazione, ma la sua figura rimane ambigua nell'universo religioso induista, nel quale sono esaltate a un tempo sia la purezza legata alla verginità sia la capacità procreativa della ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] e ancora, i viaggi degli sciamani nel mondo degli spiriti, le tecniche meditative e ascetiche dello yoga e la mistica induista, l'illuminazione buddistica e gli insegnamenti dello zen, la mistica islamica del sufismo e la danza estatica dei dervisci ...
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