Storico francese delle religioni (Parigi 1898 - ivi 1986), prof. di civiltà indoeuropea al Collège de France (1949-1975). Membro dell'Académie Française (1978). Ha indagato particolarmente il mondo ideologico [...] it. 1955) e Les mythes romains (1942-1947), e varie ricerche sulle sopravvivenze, in Roma, del mondo ideologico originario degli Indoeuropei. Tra le sue opere più recenti: La religion romaine archaïque (1966, trad. it. 1977); Mythe et épopée (3 voll ...
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(o sciamanesimo) Fenomeno religioso presente largamente nel quadro delle civiltà d’interesse etnologico; fatti più o meno isolati di natura sciamanistica sono poi ravvisabili anche all’interno di orizzonti [...] complessi: Cina (soprattutto nelle tradizioni taoiste), Tibet (Bon-po e lamaismo), India, Grecia antica, religioni di popoli indoeuropei convenzionalmente annoverati tra i ‘barbari’ (Sciti, Traci, Germani ecc.).
In senso stretto, lo s. s’incentra ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] origini, e che è conservato solo mediante un’ininterrotta serie di lotte cosmiche, è comune ad altri popoli indoeuropei e non indoeuropei; ma presso i G. presenta alcuni aspetti relativi all’origine e alla fine del mondo che non sono caratteristici ...
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Urano
Emanuele Lelli
L’antichissimo dio del cielo
Urano (dal greco Ouranòs «Cielo») fa parte della prima generazione di dei e simboleggia l’elemento celeste. Egli è sposo di Gea, la Terra; per lungo [...] processo di sovrapposizione tra le due visioni della religiosità proprie delle genti mediterranee da una parte, e degli indoeuropei dall’altra. Le prime, che abitavano la penisola greca in tempi remotissimi, privilegiavano i culti della terra legati ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] finale tra le divinità e le potenze loro nemiche non è caratteristica delle religioni pagane dei popoli indoeuropei (prescindendo dall'escatologia mazdea, che però pare una innovazione religiosa dovuta a Zarathustra), gli studiosi hanno voluto ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] et épopée, vol. I, Parigi 1968, p. 15). In questo senso lo schema non è necessariamente delle sole culture indoeuropee, ma, in forme diverse, potrebbe essere accertato, sulla base di verifica storico-religiosa, all'interno di molte altre società ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] di erigere t. rientra, almeno in gran parte, nell’ambito degli influssi culturali del mondo classico; il fatto che gli Indoeuropei come tali non conoscessero tale uso è comprovato dalla sua assenza nella religione vedica e tra i più antichi Persiani ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] ablativo sanscrito); la desinenza dello strumentale, e del dativo duale e plurale, presenta una formante iniziale m- invece di bh- indoeuropeo (noštĭ-mŭ «alle notti», di fronte al lat. nocti-bus e al sanscrito nakti-bhyas); il tema dei casi obliqui ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] larga diffusione si riscontra presso i popoli di interesse etnologico. Sembra legittimo postulare l’esistenza di t. per i più antichi tempi indoeuropei: si ritiene infatti che la presenza del t. giustifichi nel modo più valido la mancanza di una base ...
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ZOROASTRISMO
Gherardo Gnoli
(XXXV, p. 1022)
Gli studi sullo z. hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi cinquant'anni grazie, soprattutto, all'approfondimento della ricerca filologica e storica. [...] si rivolse anche alle tesi di H.S. Nyberg).
La teoria di G. Dumézil dell'''ideologia tripartita'' degli Indoeuropei ha esercitato un notevole influsso sugli studi dello z., raccogliendo consensi in studiosi quali J. Duchesne-Guillemin, G. Widengren ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria settentr. e nell’Armenia, e annessa nel...