Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] Nelle lingue indoeuropee il p. sembra essere secondario, derivato morfologicamente dal medio in epoca relativamente recente: nel greco coincide con il medio nel presente e nel perfetto, mentre assume forme particolari per l’aoristo (-ην, -ϑην) e per ...
Leggi Tutto
botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] e l’imperfetto (come nelle lingue germaniche), assumendo valore di passato (lat. vidi «ho visto, vidi»). Nelle lingue indoeuropee il p. è per lo più caratterizzato dal raddoppiamento, dal vocalismo -o- della radice, e da desinenze particolari per ...
Leggi Tutto
Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] indoeuropee.
Nel panorama delle classi flessive dell’italiano (nomi, aggettivi e pronomi), la distribuzione dei generi può essere schematizzata come si vede nella tab. 1.
Solo le prime tre classi sono realmente produttive. L’assegnazione dei nomi ...
Leggi Tutto
In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] di sillaba finale. La m., all’interno delle lingue indoeuropee, è caratteristica delle lingue germaniche, anglosassoni e nordiche. All’interno delle lingue romanze la m., ignota al toscano e all’italiano letterario, è viva, o è stata viva, nei ...
Leggi Tutto
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] una (e rispettivamente più di due, tre, quattro).
Mentre nelle lingue indoeuropee il p. è distinto dal singolare, e in alcune dal duale, da un sistema di suffissi e desinenze diversi sia nella declinazione sia nella coniugazione, in altre lingue ...
Leggi Tutto
Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] può distinguere la forma, il tempo e l’aspetto e può inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva. Nelle lingue indoeuropee storiche questo duplice valore, nominale e verbale, si presenta vivo e funzionale, mentre in italiano, e in generale ...
Leggi Tutto
In grammatica e linguistica, la categoria di parole indicanti i numeri. A seconda della loro funzione, si distinguono in cardinali (due, cento), che possono essere sostantivi e aggettivi; ordinali (secondo, [...] volte»). I n. presentano, nelle varie lingue, completezza e sistemi diversi. I sistemi più diffusi sono: il decimale, comune alle lingue indoeuropee e alla maggior parte delle lingue di cultura moderne; il vigesimale, di cui restano tracce in lingue ...
Leggi Tutto
Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità.
Nella famiglia linguistica indoeuropea l’o., in età storica, appare conservato in indoiranico, in [...] slavo, in alcuni tipi di imperativo; in altre lingue invece è stato assimilato dal congiuntivo, che ne continua le funzioni. Nelle lingue indoeuropee il suffisso dell’o. era costituito da -i̯ē- e -ī- per la coniugazione atematica, e da -ī- per quella ...
Leggi Tutto
Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] di esprimere un’azione in cui il soggetto è allo stesso tempo agente e paziente. Il m., vivo nelle lingue indoeuropee nelle fasi più antiche, perde ben presto la sua individualità per confondersi come forme con il passivo, e come funzione ...
Leggi Tutto
singolare, numero In grammatica, classe della categoria del numero (➔), presente in molte lingue nella flessione nominale, pronominale e verbale, per indicare che si tratta di una sola persona o cosa; [...] , ma solo dall’assenza dei morfemi di plurale (o duale, triale ecc.); in altre lingue, come per es. le lingue indoeuropee, il s. presenta morfemi distintivi propri.
Si dice singolativo un nome che indica persone, animali o cose individualmente, come ...
Leggi Tutto
indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...