RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] et épopée, vol. I, Parigi 1968, p. 15). In questo senso lo schema non è necessariamente delle sole culture indoeuropee, ma, in forme diverse, potrebbe essere accertato, sulla base di verifica storico-religiosa, all'interno di molte altre società ...
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Slavi
Silvia Moretti
I popoli che abitano l’Europa orientale
I popoli slavi costituiscono una grande famiglia: sono distinti in Slavi occidentali (Polacchi, Cechi e Slovacchi), orientali (Russi, Ucraini [...] , nĕmici («genti mute»).
Più recenti e meno controverse appaiono altre spiegazioni: la prima indicherebbe in una radice indoeuropea che significa «popolo» l’origine del termine Slavi; la seconda, che merita una speciale considerazione, fa risalire ...
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(russo Osetija) Regione della Caucasia, divisa politicamente in O. Settentrionale e O. Meridionale. Il territorio è prevalentemente montuoso, con clima rigido e piovoso nella parte meridionale. Vi abbondano [...] con caratteri russi parzialmente modificati e dagli ultimi decenni anche in caratteri latini, è una lingua indoeuropea appartenente alla famiglia linguistica iranica.
O. Settentrionale (Severnaja Osetija-Alanija)
Repubblica autonoma della Russia (8 ...
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(gr. Σκύϑαι) Popolazione originaria delle steppe settentrionali dell’Asia centrale, organizzata in tribù nomadi (allevatori), seminomadi e sedentarie, cui Erodoto dedica parte del IV libro delle Storie. [...] e stanziatesi a N del Caucaso e nelle regioni della Russia meridionale. Appartengono al gruppo iranico della famiglia indoeuropea e oggi sono rappresentate dal solo osseto; sono documentate soltanto da qualche rara glossa e dall’onomastica di ...
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Con questo termine si indicano almeno due fenomeni differenti, benché diffusi pressappoco nella medesima area culturale. Il primo è la vera e propria p. esercitata costantemente da determinate donne [...] dall’ideologia religiosa relativa alla fertilità. Vista l’area di diffusione, si ha motivo di ritenere che, nel Vicino Oriente, si tratti di un fenomeno culturale d’origine anteriore all’egemonia dei popoli di lingua indoeuropea e semitica. ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] da M. Müller nella seconda metà del 19° sec. limitò tuttavia le sue ricerche ai miti dei popoli di lingua indoeuropea e, in base alla comparazione linguistica e mitologica, volle arrivare a conclusioni generali: sotto ogni mito si nasconderebbe un ...
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famiglia
È l’istituzione fondamentale delle diverse società umane, ossia la struttura sociale più semplice, che è alla base del processo evolutivo di tutte le civiltà storiche. La compongono individui [...] , dipendenti e servi: f. multipla), rappresentò la tipologia familiare più diffusa nelle culture antiche, in specie di origine indoeuropea. In Grecia e a Roma prevalse questo tipo di f., unitamente all’uso della patrilocalità, ovvero la consuetudine ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] natura, quanto piuttosto il signore del destino del singolo, della tribù e del popolo. Partendo dall'identità dei nomi indoeuropei dell'Essere celeste, Müller (v., 1873) postula una fase originaria della storia dell'umanità in cui questa avrebbe ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] ), non il secondo (dalle lingue scritte alla molteplicità indefinita delle lingue senza scrittura). Rimanendo nell'ambito delle lingue indoeuropee, egli si è dedicato soprattutto alla messa a punto dei concetti che articolano la sua idea della lingua ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] , a nord di Beirut. Il patriarcato cattolico fu trasferito a Beirut, con residenza a Bzommar.
Lingua
Gli Armeni parlano una lingua indoeuropea documentata dal 5° sec. d.C. ( armeno classico), ma parlata sin dal 6° a.C. nella zona fra la Mesopotamia ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si disseminano in varie parti del mondo; in...