pahārī Lingua neoindiana di tipo indo-ario, parlata nelle valli dell’Himalaya, dal Nepal a Bhadrawah. Confina con il dominio tibeto-birmano. La p. orientale è detta naipālī «(lingua) del Nepal», anche [...] se la principale lingua del Nepal è la newarī, lingua tibeto-birmana ...
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satem, lingue Quelle lingue indoeuropee (l’indo-iranico, il balto-slavo, l’albanese e l’armeno) che continuano con fricative (palatali o dentali) le occlusive palatali preistoriche. Si contrappongono alle [...] lingue centum (➔) ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] degli inni del Ṛgveda; un s. classico, il s. per eccellenza, nella forma regolata e codificata dagli stessi brahmani in funzione dell’esegesi religiosa, ma anche dall’opera di grammatici, primo per importanza ...
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kharoṣṭhī Una delle due fondamentali forme di alfabeto adoperate per le lingue indo-arie fin dal 3° sec. a.C.; d’uso limitato all’India nord-occidentale, si mantenne fino al 2° sec. d.C. Di origine semitica, [...] si scrive e legge da destra a sinistra ...
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Linguista e mitologo (Worms 1886 - Heidelberg 1948): si è occupato di problemi indo-europei (Indogermanische Ablautprobleme, 1916; Geschichte der germanischen Völkerschaften, 1943), di linguistica generale [...] (Grundfragen der Sprachwissenschaft, 1925) e di storia delle religioni (Kalypso, 1919; Von der Sprache der Götter und Geister, 1921; Der arische Weltkönig und Heiland, 1923; Labyrinth, 1932; Altgermanischer ...
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Pakistan Stato dell’Asia meridionale, nella regione indiana. Comprende le regioni storiche del Punjab occidentale e del Sind, nel bassopiano dell’Indo, un lembo dell’Altopiano Iranico (il Belucistan) e [...] la Penisola Indiana a sud e il resto dell’Asia a nord. L’Indo è peraltro l’asse del P., che ha il suo centro economico e nei bordi esterni che scendono precipiti verso la pianura dell’Indo e il Mare Arabico. L’estremità settentrionale del paese ...
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Dal sanscr. prākr̥ta- «naturale, volgare», si dice delle diverse forme di linguaggi indo-ari o dialetti sviluppatisi accanto al sanscrito e raccolti sotto la denominazione complessiva di linguaggi medio-indiani. [...] Notevoli fra essi per antichità e per importanza letteraria il p. epigrafico delle iscrizioni di Aśoka (3° sec. a.C.) e il pāli in cui è redatto un intero canone buddhistico ...
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Orientalista e storico delle religioni statunitense (New York 1862 - ivi 1937), prof. di lingue indo-iraniche nella Columbia University. Opere: An Avestan grammar (1892), An Avestan reader (1893), Early [...] Persian poetry (1920) e Researches in Manichaeism (1932) ...
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Orientalista (Parma 1849 - Torino 1920), prof. di persiano (dal 1885), poi (dal 1899) di filologia indo-iranica nell'univ. di Torino. Diede la versione integrale in versi dello Shāhnāme "Libro dei Re" [...] di Firdūsī (8 voll., 1886-88) e studiò il patrimonio poetico iranico (Storia della poesia persiana, 2 voll., 1894). Si occupò anche, con facile ed elegante vena di traduttore, di sanscrito, siriaco, arabo, ...
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sindhī Lingua neoindiana del ramo indoario appartenente al gruppo occidentale. È localizzata lungo il corso inferiore dell’Indo dalla sua confluenza con il Panjnand fino al mare. ...
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indo-
[dal lat. Indus, gr. ᾿Ινδός]. – Primo elemento di parole composte (indoeuropeo, indologia, ecc.), col sign. di «indiano» (dell’India) o «che si riferisce all’India».
indo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Indus, gr. ᾿Ινδός], letter. o poet. – Indiano (dell’India asiatica): dal mar Indo alla Tirinzia foce (Ariosto); Ché tutti questi n’hanno maggior sete Che d’acqua fredda Indo o Etïopo (Dante).