Attore statunitense (Marion, Indiana, 1931 - Paso Robles, California, 1955); finiti i corsi dell'Actor's Studio di E. Kazan e L. Strasberg, esordì sulle scene a Broadway in See the jaguar di R. Nash, e [...] con la successiva interpretazione (1954) dell'Immoralist di R. e A. Goetz da Gide conquistò il Theatre World Award per il miglior esordiente. Kazan lo volle interprete del suo film East of Eden (La valle ...
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Viṣṇu Divinità indiana. Nell’antica religione vedica aveva caratteri cosmici e solari, nell’induismo ha assunto maggiore importanza. I suoi emblemi sono il loto, la clava, il disco e la conchiglia; la [...] sua sposa, o Śakti (➔), è Lakṣmī, dea della fortuna, prosperità e bellezza. Insieme a Brahmā e Śiva, V. rappresenta, nell’evoluzione dell’esistenza (nascita, durata, fine), il principio conservatore.
Il ...
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Nair, Mira. – Regista indiana (n. Bhubaneshwar 1957). Laureata ad Harvard in sociologia dopo gli studi in India, dove entrò a far parte di una compagnia teatrale tradizionale, ha debuttato alla regia [...] nel 1979 con 4 documentari Jama Masjid Street Journal (1979), So far from India (1983), India cabaret (1985) e Children of a desired sex (1987). Nel 1988 ha girato il suo primo lungometraggio Salaam Bombay ...
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sutra Nella letteratura indiana vedica, opere composte verisimilmente tra l’8° e il 4° sec. a.C., consistenti in raccolte di brevissimi aforismi. Contengono la sostanza delle materie insegnate nelle scuole [...] vediche: i Kalpa-sūtra («S. del rituale») costituiscono la sezione più importante e riguardano le regole del rito e della liturgia collegati alle cerimonie sacrificali; i Dharma-sūtra (o Dharma-śastra) ...
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Psicologo statunitense (Montezuma, Indiana, 1897 - Cambridge, Mass., 1967). Dopo un soggiorno europeo in cui venne a contatto con i gestaltisti e con E. Spranger, iniziò nel 1924 la sua attività di insegnamento [...] e di ricerca a Harvard. La pubblicazione di Personality: a psychological interpretation (1937) lo collocò tra le figure di spicco della psicologia americana. In contrasto con il determinismo ambientale ...
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Scultore (Decatur, Indiana, 1906 - Bennington 1965). Studiò pittura all'Art students league (1926-32) di New York ma fondamentale fu anche un'esperienza (1925) nelle officine Studebaker a South Bend che [...] gli consentì di acquisire abilità nella lavorazione dei metalli e sensibilità per le loro valenze espressive. Influenzato dal cubismo e dalle opere in ferro di P. Picasso, J. Gonzalez e A. Giacometti, ...
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Scrittrice e attivista politica indiana (Dacca 1926 - Calcutta 2016), di lingua prevalentemente bengali. Trasferitasi da giovane in India insieme alla famiglia, conseguì un master in letteratura inglese [...] all’univ. di Calcutta, dopo il quale lavorò come insegnante e giornalista. Come attivista politica lottò per i diritti delle popolazioni indigene, gli adivasi in particolare, fondando l’Aborigenal United ...
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Scrittrice statunitense (Indiana Creek, Texas, 1890 - Silver Spring 1980). Dopo aver lavorato come giornalista, viaggiò per alcuni anni in Messico e in Europa. Esordì con il volume di racconti Flowering [...] Judas and other stories (1930; ed. ampliata 1935; trad. it. 1946), cui seguirono i tre romanzi brevi raccolti in Pale horse, pale rider (1939; trad. it. 1946). Dopo The leaning tower and other stories ...
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la Dinastia indiana del Bihar e del Bengala (secc. 8º-12º), fondata da Gopāla (765 circa), raggiunse il suo apice nelle due successive generazioni, con Dharmapāla (770-810 circa) e Devapāla (810-850). [...] Protettori del buddismo, i P. ne promossero lo sviluppo e la diffusione, con la creazione di centri religiosi e prestigiose università (la più famosa, Vikrāmaśīla, fondata da Dharmapāla), ove si formarono ...
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Cittadina dell’Unione Indiana, nella zona nord-occidentale dello Stato di Rajasthan.
Fondata dai Minas e fiorente alla fine del 10° sec. d.C., fu conquistata nel 1037 dai Rajputi che l’arricchirono di [...] splendidi monumenti. Fu abbandonata nel 1728 con il trasferimento della capitale a Jaipur.
I resti del complesso del palazzo reale e della fortezza, iniziato da Man Singh (1590-1614) e proseguito con varie ...
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indiana
s. f. [dal fr. indienne, der. di Inde «India»]. – Tela sottilissima, per lo più di cotone, stampata a colori vivaci, proveniente in origine dalle Indie e molto in voga nel principio del sec 19°: un bellissimo scialle lungo ... d’i.,...
indianismo
s. m. [der. di indiano, nel sign. 1]. – 1. Carattere di ciò che è indiano, che è proprio dell’India antica o moderna. 2. Idiotismo, ossia modo peculiare, delle lingue dell’India.