MOḤAMMED IQBĀL
Francesco Gabrieli
L Poeta musulmano d'India, nato a Sialkot (Panjab) nel 1873, morto a Lahore il 21 aprile 1938. Studiò in India e in Europa, e subì l'influsso del misticismo orientale [...] le forme tradizionali della lirica orientale a esprimere un ideale dapprima di nazionalismo indiano poi di rinascita spirituale panislamica. Sono celebri, tra i Musulmani d'India, il suo Terāne-i muslim (Il Canto del musulmano), e la raccolta di ...
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Nome ufficiale, dal 1996, di Bombay, città dell’India (11.914.398 ab. nel 2001, ma oltre 22.000.000 nell’intera agglomerazione urbana nel 2009), situata lungo la costa occidentale del Deccan; capitale [...] Salsette (a N). Nella conurbazione, la maggiore dell’India, il nucleo più popoloso si identifica con il vecchio quartiere fanno di M. la principale piazza commerciale e finanziaria dell’India. Le pur cospicue funzioni economiche di M. non sono però ...
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Primo visitatore apostolico dell'India. Nato nel 1522 a Villaviciosa (Portogallo), fece gli studî a Coimbra, nel collegio fondato da Giovanni III allo scopo di preparare religiosi missionarî per l'India, [...] e posto a carico della Compagnia di Gesù. Entrò dopo nella compagnia e per la sua cultura subito fu nominato visitatore delle Indie da Francesco Borgia nel 1568. Andato a Goa, insegnò nel collegio di S. Paolo, nel quale si preparavano i missionarî ...
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Letterato (Pontito, Pescia, 1763 - Lucca 1834). Medico in India delle truppe coloniali inglesi, poi bibliotecario a Lucca. Frutto del soggiorno in India furono le Lettere sulle Indie Orientali (1802; 2a [...] ed. corr. 1829); tradusse poi il Paradiso perduto di Milton (1811) e altro; ma più importanti sono i Commentari della Rivoluzione Francese, di cui pubblicò nel 1830-31 solo la 2a parte (la 1a apparve postuma ...
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Scrittore e poeta inglese (Bombay 1865 - Londra 1936). Tra i più noti autori di libri di avventura e per ragazzi, ha scritto poesie, romanzi e racconti - molti dei quali di ambientazione indiana - in cui [...] the great war, 1925; ecc.) che nulla aggiungono alla sua fama. L'opera di K. narratore, sia nei racconti di ambiente indiano (Kim, come serie di quadri di vita indiana, è un classico), sia nei racconti per ragazzi in cui crea una mitologia radicata ...
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Sultano musulmano di Persia (969-1030), conquistatore dell'India. Le sue ripetute spedizioni militari in questo paese, partendo dalla sua capitale di Ghazna (od. Ghaznī in Afghānistān) si spinsero fin [...] stabilmente che parte del Panjāb: con tutto ciò, esse costituiscono la prima larga penetrazione dell'islamismo in India. Verso Occidente, M. tolse parte della Persia ai Buwaihidi, atteggiandosi a campione dell'ortodossia sunnita. Benché turco ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro [...] politiche all’interno del Congresso nazionale (1906). Nonostante i forti influssi indiani e il diffondersi di emigrazioni dall’India verso altri paesi del mondo (Canada, USA, Australia, Africa orientale), i p. hanno mantenuto il patrimonio spirituale ...
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KURUMBA (Kurubar)
Renato Biasutti
Una delle tribù dell'India dravidica sparsa in varî gruppi nei distretti di Malabar, Bellary, Trichinopoly, Nilghiri, Mysore, e soprattutto nel piccolo stato indigeno [...] poco piacenti. La cultura materiale è pure primitiva; i legami familiari sono poco stabili e la poliandria assai in uso fino a tempi recenti. Si ritiene che rappresentino i resti di un'immigrazione prearia di pastori nomadi nell'India peninsulare. ...
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Diplomatico inglese (Simla 1862 - Londra 1949). Funzionario in India, dove fra il 1910 e il 1914 resse la segreteria degli affari esteri, guidò la delegazione britannica alla conferenza di Simla (1913-14), [...] sezione interna, sotto il controllo di Pechino, da una esterna, autonoma, e stabiliva il confine fra il Tibet e l'India (la cosiddetta linea M.). Tale confine, non riconosciuto dalla Cina, è rimasto controverso anche dopo l'indipendenza dell'Unione ...
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Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] scritta in sanscrito in uno stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...