Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] vi è conservata la miscellanea Santangelo composta, da 954 libretti d’opera dei sec. 18° e 19°. Possiede 2667 manoscritti; 1101 incunaboli, tra i quali il De oratore di Cicerone, il primo libro stampato in Italia nel 1465; 200.000 stampati. Dal 1941 ...
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Fondata nel 1762 con il nome di Reale biblioteca di Parma, nel 1865 si fuse con la biblioteca di Corte, cambiando la denominazione in quella attuale. La biblioteca perse 15.000 volumi dei 310.000 che ne [...] interesse sono quelli dei manoscritti, la raccolta delle edizioni bodoniane (della tipografia conserva i punzoni e le matrici originali), e il fondo G.B. De Rossi, composto di manoscritti, incunaboli ed editiones principes di testi ebraici. ...
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Cardinale (Bari 1592 - Roma 1675); vescovo di Capaccio, dovette rifugiarsi a Roma per controversie giurisdizionali; fu elevato al cardinalato (1633) con gesto ostile alla Spagna, la quale vietò al B. di [...] . la biblioteca, abbandonata a se stessa, languì; dopo l'unificazione subì alterne vicende, finché fu unita alla Nazionale di Napoli, di cui attualmente fa parte. Conserva un'importante raccolta di manoscritti greci e incunaboli di notevole pregio. ...
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Nell’industria della stampa, f. del libro, le dimensioni della sua pagina compresi i margini. Si esprime per lo più in centimetri; in passato (in parte tuttora) si indicava dal numero di piegature che [...] ; con 5 piegature, si ha l’ in-trentaduesimo, che dà un fascicolo di 64 pagine.
Tale classifica, usata tuttora per gli incunaboli, fu un tempo adottata anche per la descrizione di codici, per la quale si preferisce ora la misurazione in millimetri ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] buoni cataloghi, come quello dei mss. miniati di H. Tietze, quello dei mss. greci, fatto da E. Gollob, e quello degli incunaboli (con inventario dei libri stampati dopo il 1500), redatto dal gesuita P. Dichtl.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca ...
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Erudito e bibliofilo (Firenze 1625 - Roma 1703). Di famiglia nobile e ricca, schivo di onori e incarichi pubblici, visse fra i libri, che raccolse con intenti enciclopedici. Risiedette a Roma dal 1648 [...] di P. Rajna, di I. del Lungo e di D. Martelli): in totale oltre 350.000 volumi e opuscoli, 487 incunaboli, 2368 manoscritti, 10.000 lettere e documenti, 35.000 incisioni; conserva inoltre la più importante raccolta italiana di libretti per musica ...
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BLAVIS, Tommaso de
Alfredo Cioni
Originario di Alessandria, fu attivo in Venezia nell'ultimo quarto del sec. XV. Scarsissimi sono i dati che di lui si conoscono, tutti essenzialmente desumibili dalle [...] delle ricerche bibliografiche i suoi primi prodotti appaiono essere, nel 1476, le Epistolae ad familiares (Indice Generale degli Incunaboli delle Biblioteche d'Italia, IGI, 2823) e la Rhetorica ad Herennium (IGI, 2966) di Cicerone. Seguirono tre ...
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Nacque a Padova, il 15 maggio 1878, da Andrea e da Maria Franchi. Compì studi regolari e, dal 1895 al 1899, frequentò la Scuola normale superiore e l'università di Pisa, dove si laureò in lettere con il [...] insieme con G. Coggiola, suo compagno di studi ed amico. Per qualche anno il F. si occupò della descrizione degli incunaboli dell'ateneo e ragguagliò sul fondo manoscritto del matematico G. Grandi di Cremona. Inoltre, insieme con U. Morini, compilò ...
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GRAMATICA, Luigi
Pier Francesco Fumagalli
Nacque a Gottolengo, nel Bresciano, in una famiglia di possidenti, il 27 nov. 1865, da Giorgio, medico condotto, e da Maria Caprettini. Studiò dapprima nel [...] alla Biblioteca Vaticana: A. Ratti, in Mélanges E. Tisserant, VII (1964), pp. 405-439 passim; A. Paredi, Prefazione a Gli incunaboli dell'Ambrosiana, a cura di F. Valsecchi, Vicenza 1972, p. 9; Id., Storia dell'Ambrosiana, Milano 1981, pp. 36 ss ...
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CAIMI (de Caimi), Ambrogio
Alfredo Cioni
Editore, fu attivo a Milano dal 1478 al 1484.
Di una famiglia Caimi (De Caimi) si hanno notizie in molte carte d'archivio dei secoli XV e XVI e anche in testimonianze [...] e Benigno da Onate e fu terminato il 20 dic. 1478 (Gesamtkatalog der Wiegendrucke, poi G.K.W., n. 9153; Indice generale degli incunaboli, poi I.G.I., n. 3654). La collaborazione finanziaria tra il C. e il da Castiglione durò fino al 1484; i libri ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...