LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] . Atti del Convegno, Roma-Pescia( 1990, Roma 1992, pp. 121-164. Pertanto, diamo per esteso solo i riferimenti agli incunaboli della critica collodiana richiamati nel testo: P. Hazard, La littérature enfantine en Italie, in Revue des deux mondes, 15 ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] ; Ead., F. F. Aggiornamento bibliografico, in V. Rossi, Il Quattrocento, Padova-Milano 1992, pp. 107-110; Indice gen. degli incunaboli..., II,pp. 215-220. R. E. Cosenza, Biograph. and bibl. dict. of the Ital. humanists, III,Boston 1962, pp. 2724 ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] quae exstant omnia, Basilea 1554, rist. anast. Ridgewood 1965), che fa seguito a una solida fortuna nell’epoca degli incunaboli e nella prima metà del Cinquecento. Da oltre un secolo è in attesa di completamento l’Edizione nazionale, inaugurata con ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , la lunga serie databile delle promissioni ducali miniate, delle commissioni e delle mariegole. La stampa come arte, sino dagl'incunaboli ha Venezia fra i suoi centri primi e maggiori e prosegue con immensa, mirabile produzione sino a tutto il ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...