Collezionista e antiquario (Londra 1805 - Buckfastleigh Abbey 1861); continuando l'attività del padre Samuel (1771-1842), s'interessò soprattutto di incunaboli e manoscritti. Studiò gli autografi di Melantone [...] e di J. Milton e pubblicò (1858) i Principia typographica, fondamentali per gli studî della xilografia. La sua casa di vendite mise all'asta importantissime collezioni, fra cui le biblioteche di W. Beckford, ...
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Amore del libro, come desiderio di raccogliere esemplari antichi o rari. Il genere di collezionismo più antico è quello dei manoscritti, in Italia sempre più raro per gli acquisti in concorrenza delle [...] grandi biblioteche; intensa è anche la ricerca di incunaboli. ...
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Uomo d'affari e collezionista (Baltimora 1848 - New York 1931). Incrementò le attività finanziarie e imprenditoriali del padre William Thompson (1819-1894) e anche la collezione di pitture francesi e italiane [...] che questi aveva fondata (1850) arricchendola con pitture e sculture antiche europee, ceramiche orientali e occidentali, miniature, incunaboli, avorî, oreficerie. Legò alla città di Baltimora la collezione (che già da tempo aveva aperto al pubblico) ...
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Erudito e collezionista (Roma 1851 - ivi 1927); imparentato con la famiglia Bonaparte. Fondò il Museo Napoleonico a Roma, dove per molti anni il suo salotto letterario fu frequentato da esponenti della [...] una notevole biblioteca, nucleo dell'attuale Fondazione P., che conta oltre 32.000 volumi e opuscoli e 100 incunaboli (particolarmente importanti sono la sezione di storia e letteratura e la collezione delle prime edizioni del Romanticismo francese ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] vi è conservata la miscellanea Santangelo composta, da 954 libretti d’opera dei sec. 18° e 19°. Possiede 2667 manoscritti; 1101 incunaboli, tra i quali il De oratore di Cicerone, il primo libro stampato in Italia nel 1465; 200.000 stampati. Dal 1941 ...
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IACOPO da Balsemo
Cristina Quattrini
Non si conosce l'esatta data di nascita (avvenuta prima del 1429; Cortesi - Mandel) di questo miniatore, figlio di Ambrogio, documentato a Bergamo fra il 1451 e [...] fa di I. la figura meglio definita nell'oscuro panorama della miniatura bergamasca del secondo Quattrocento. Oltre a quelli citati, vari altri codici e incunaboli (tutti presso la Biblioteca civica A. Mai: Sala, I.D.8.9 e I.D.9.20, Inc., 3.226 e C.V ...
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BORDON (Bordone), Benedetto
Myriam Billanovich
Nato a Padova intorno al 1450 da modestissima famiglia - sarto il nonno, barbieri il padre Baldassarre e un fratello -, fu uomo di varia cultura e multiforme [...] di Gotha e i due libri liturgici appena nominati - s'inserisce come opera quasi certa del B. l'ornamentazione di un incunabolo coi Dialoghi di Luciano tradotti in latino, che il miniatore stesso aveva raccolto e fatto stampare a sue spese nel 1494 a ...
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MICROFILM
. È propriamente la pellicola di piccole dimensioni (larga 35 o 16 o 8 mm.: si sono preferiti, per praticità, i formati della cinematografia "a passo ridotto", ma si pensa all'unificazione) [...] (che non pubblicano copie in carta speciale, per biblioteche) e in Inghilterra si pensò a fare lo stesso per gl'incunaboli. Con tale sistema, ciascun fotogramma doveva essere ingrandito; ma presto sorse l'idea di proiettarli e, quindi, quella di ...
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FRANÇOIS, Alessandro
P. Pelagatti
Archeologo fiorentino. Nacque il 5 giugno 1796. Fin dal 1819, cominciò la sua attività di viaggiatore e di scavatore nell'Italia centro-meridionale. Ma fu in Etruria [...] ., e databile al 560-50 a. C., firmato dal fabbricante ateniese Ergotimos e dal pittore Kleitias (v.), uno dei più preziosi incunaboli della pittura ceramica greca e il più grande tra i vasi a noi pervenuti. Nel 1846 rinvenne a Chiusi la Tomba della ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...