Il lapsus – un vocabolo latino che in genere viene tradotto con termini come errore o caduta – è stato interpretato da Freud con una chiave di lettura originale, che ha suscitato varie riflessioni sia sul versante teorico che su quello clinico. Dal ...
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di Luigi Spagnolo* Il witz e l'inconscio Nel noto saggio freudiano del 1905 (Der Witz und seine Beziehung zum Unbewussten, «Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio») si analizzano varie [...] facezie (quasi tutte circolanti nella Vienna del ...
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«Prendi la psicologia e togliendo tutta la lagna dell’inconscio fanne una materia pratica e moderna». Quel lagnoso di Freud non sarebbe molto contento di sentirsi trattato così da una persona che deriva [...] una porzione cospicua dei suoi attrezzi di lav ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...
La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza...
inconscio
In psicoanalisi il termine i. riveste un duplice significato. In senso descrittivo, come aggettivo, indica i contenuti mentali non attualmente presenti nell’ambito della coscienza, ma che possono essere facilmente evocati. La scoperta...