colpa
Simona Argentieri
Ciò che si prova disubbidendo a una regola morale, giuridica o religiosa
La colpa è il risultato di una cattiva azione: l'aver fatto qualcosa di male (oppure non aver fatto qualcosa [...] affatto eccezionali; non fanno di noi dei mostri. La psicoanalisi ha avuto appunto il merito di svelare la nostra dimensione inconscia, le nostre crudeltà e le nostre paure; ci ha insegnato che è meglio conoscerle anziché nasconderle a noi stessi e ...
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In psicanalisi, il procedimento usato dal soggetto in terapia per impedirsi di riconoscere un desiderio che invece ha prima affermato; S. Freud vi scorgeva l’affermazione difensiva del rimosso. La d. (ted. [...] Verneinung) pone, come la maggior parte dei concetti freudiani, problemi concernenti la struttura logica del funzionamento psichico, poiché l’inconscio non conosce la contraddizione. ...
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In psicanalisi, il processo psichico per cui si tende ad accogliere in sé oggetti o aspetti del mondo esterno, appropriandosi delle rispettive doti o qualità, vere o presunte. Appartiene, con la proiezione [...] (➔), ai primi meccanismi che regolano i rapporti oggettuali, e ha spesso il carattere di un meccanismo di difesa. Nell’inconscio, l’i. equivale a un atto di incorporazione, specialmente orale. La fase che oscilla tra proiezione e i. non è limitata ...
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psicologia
Geni Valle
Capire come funziona la mente
Il termine psicologia, derivato dal greco psychè «anima» (intesa come luogo del pensiero) e lògos «discorso, indagine», designa una scienza che osserva, [...] sviluppo del bambino, fondando una importante scuola.
La psicoanalisi di Sigmund Freud, introducendo il concetto di inconscio e portando l’attenzione sulla soggettività psichica, condusse a una revisione sostanziale delle teorie psicologiche, dando ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] , grazie a J. Lacan e a due grandi linguisti, R. Jakobson ed E. Benveniste. La tesi lacaniana per cui l'inconscio sarebbe strutturato come un linguaggio contiene sin dall'inizio un rinvio alla retorica: "si possono riconoscere, nel modo più inatteso ...
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Lapsus
Luigi Pavan
Lapsus è una parola latina che significa "caduta, scivolata, errore", attualmente usata per indicare un errore involontario, ma con un suo preciso significato nascosto. Tale estensione [...] sia in tutti gli individui un blocco, una censura fra ciò che è conscio e ciò che è preconscio-inconscio. In particolari situazioni, quando si verifichi una conflittualità sottostante molto forte oppure una diminuzione del controllo difensivo, questi ...
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Motivazione
Carmencita Serino
In psicologia, per motivazione si intende l'insieme dei bisogni, desideri, intenzioni che concorrono alla determinazione del comportamento e che conferiscono a quest'ultimo [...] comportamento sono alcuni dei temi caldi messi a fuoco da questa linea di riflessione. Secondo Bargh e Barndollar (1996) l'inconscio potrebbe rappresentare, in quest'ottica, una sorta di deposito di scopi e motivi cronici.
Infine, è da segnalare il ...
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Psicosomatica
GGünter Ammon
di Günter Ammon
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La malattia psicosomatica e la struttura dell'Io. 3. Il trattamento. 4. Ricapitolazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
L'importanza [...] riversa le sue idee deliranti e il suo mondo rappresentativo nell'ambiente, che viene per così dire inondato di processi inconsci. Comune a entrambi è l'inibizione dell'iniziativa: manca l'iniziativa per un confronto costruttivo con l'ambiente, il ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] contemporanea", 1981, 47, pp. 2-7.
Id., Il fascino dell'immaginario. L'arte di parlare con le fiabe al proprio inconscio, Torino, SEI, 1987.
C.J. Jung, Über die Archetypen des kollektiven Unbewussten, "Eranos-Jahrbuch 1934", 1935 (riveduto in Von den ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] In psicologia e in psicoanalisi il termine designa un insieme di comportamenti determinati da fantasie in parte o completamente inconsce, che possono causare conflitti o disturbi. In questo significato la parola è stata usata per la prima volta dallo ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...