Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] montaggio, riesce a dare "consistenza […] a ciò che è invisibile" (p. 131) e stabilisce addirittura un contatto con l'inconscio dello spettatore. Dalla Germania, dove aveva trascorso alcuni anni, nel 1932, alla vigilia dell'avvento di Hitler, B. si ...
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Rye, Stellan
Serafino Murri
Sceneggiatore e regista danese, nato a Copenaghen il 14 luglio 1880 e morto a Ypres, nella Fiandra occidentale, il 14 novembre 1914. Autore e regista teatrale di precoce [...] conquistare una nobile fanciulla (Lyda Salmonova), costituisce una potente metafora, forse la prima nell'arte cinematografica, dell'inconscio e del conflitto interiore: lo studente, perseguitato dal suo 'doppio', dalla parte corrotta di sé stesso ...
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CASSINA, IGOR
Alessandro Capriotti
Italia • Seregno (MI), 15 agosto 1977 • Specialità: Sbarra
Il nome di Igor Cassina è legato al ricordo ancora recente della medaglia d'oro conquistata nella sbarra [...] sospetto era quello di un aumentato potere politico statunitense all'interno della Federazione internazionale e di qualche inconscio condizionamento nell'attribuzione dei punteggi da parte di alcuni giudici. In queste condizioni è entrato in gara ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] forte dell’intellettuale borghese, della schizofrenia dell’uomo moderno. «Io sono per la liberazione dell’inconscio. La lotta peggiore contro l’inconscio collettivo la fanno le istituzioni. Una di queste è la famiglia. Io sono per la psichiatria ...
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Rondi, Brunello
Bruno Roberti
Sceneggiatore, saggista e regista cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 26 novembre 1924 e morto a Roma il 7 novembre 1989. Collaboratore creativo di grandi registi [...] alle opere del regista in cui l'onirismo si accompagna a una perlustrazione dei contenuti sessuali rimossi nell'inconscio dall'educazione cattolica o dalle superstizioni religiose. L'adesione al mondo felliniano, basata anche sulla comune e ...
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Hitchcock, Alfred
Monica Trecca
Il mago del brivido
Tra i maggiori registi cinematografici del Novecento, Hitchcock è considerato il grande maestro della suspense cinematografica, per la straordinaria [...] spagnolo Salvador Dalí, dominati da grandi occhi inquietanti, per aprire la sequenza del sogno di un uomo tormentato nell'inconscio da un terribile episodio dell'infanzia, ed è costruito come un incubo La donna che visse due volte (1958), dove ...
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Freud, Sigmund
Simona Argentieri
Il fondatore della psicoanalisi
Originario della Moravia e attivo a Vienna tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Sigmund Freud fu il fondatore della psicoanalisi, [...] sessualità infantile.
I sogni non sono magiche profezie, ma segni rivelatori ‒ in forma mascherata ‒ di ciò che si agita nell'inconscio; i bambini non sono angioletti, ma piccoli esseri umani animati da grandi passioni d'amore e d'odio, da angosce e ...
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Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] oggi, a cura di S. Luginbuhl, Padova 1974, pp. 36-39; Il cinema contro di Alberto Grifi, a cura di R. Silvestri, Bellaria 1993; B. Di Marino, Sguardo inconscio azione. Cinema sperimentale e underground a Roma 1965-1975, Roma 1999, pp. 136-37. ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] censura dell'Io, e a Jung il prodotto creativo della realtà collettiva e impersonale (prima che soggettiva e personale) dell'inconscio. Alla domanda "Il mostro è nato prima nella realtà o nel sogno?" Freud risponderebbe nel sogno, Jung nella realtà ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] Gray' (con tale titolo il film venne presentato in alcuni Paesi) è un'avventura sottile e impalpabile, una scorreria nei territori dell'inconscio. Passarono dodici anni, durante i quali, tra il 1936 e il 1941, D. riprese il suo lavoro di giornalista ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...