Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] di c.» (P. Janet) – assume un carattere patologico.
I livelli dell’attività psichica, secondo Freud, sono tre: cosciente, preconscio e inconscio, e da essi prende consistenza il concetto di campo di c., i cui limiti definiscono due ordini di fatti ...
Leggi Tutto
Scultori francesi (Anne, nata Houllevigue, n. Marsiglia 1942; Patrick, n. Nantes 1942). I P. hanno affrontato una ricerca che ha come motivi costanti architettura, archeologia e mitologia, metafore della [...] strumenti per indagare un mondo spazio-temporale fisicamente percepibile e i suoi rapporti con il più imperscrutabile mondo dell'inconscio.
Vita e opere
Hanno studiato all'École superieure des arts décoratifs di Parigi e, vincitori del Prix de Rome ...
Leggi Tutto
Il termine autofiction, coniato nel 1977 dallo scrittore francese Serge Doubrovsky in riferimento al suo romanzo Fils, indica il genere letterario in cui l’autore stesso è il protagonista delle vicende [...] di finzione narrate. Nato con un’esplicita ispirazione psicoanalitica, come indagine sull’inconscio, e utilizzando gli stilemi del nouveau roman, in anni più recenti, con l’arrivo del post moderno, il tema più diffuso nei lavori di a. sembra essere ...
Leggi Tutto
La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] poeti attingono alla metafora onirica e la portano nel mondo reale. I poeti stanno sulla soglia tra conscio e inconscio come i sogni.
Ma l’inconscio cos’è? Direi che è un insieme di contenuti che trovano espressione nei termini di una cosa diversa da ...
Leggi Tutto
Maurizio Ferraris
La vita in streaming
Con i social è caduta la distinzione tra pubblico e privato, tra universale e intimo. E l'avvento di app come Periscope alimentano, insieme al narcisismo, anche [...] passa necessariamente attraverso censure, e attraverso la convinzione fondata che ci siano cose che non si possono dire), è un inconscio collettivo.
Così, le relazioni digitali di cui ha parlato Antonio A. Casilli nel suo Les liaisons numériques sono ...
Leggi Tutto
Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] che ha per oggetto la morte del padre e la difficile maturità del soggetto, che in ogni modo non può uscire dal proprio inconscio. Insieme il film è attraversato da un tessuto di citazioni che evocano non solo il mondo del cinema (il paese si chiama ...
Leggi Tutto
reminiscenza
Nell’uso filosofico, termine che corrisponde al gr. ἀνάμνησις. Nella terminologia platonica ἀνάμνησις si distingue da μνήμη «memoria»: mentre la «memoria» sta (specialmente nel Teeteto) [...] a indicare il serbatoio inconsapevole delle conoscenze in potenza, r. è l’atto che trasforma quel sapere dallo stato inconscio allo stato conscio. Su tale distinzione Platone imposta la sua teoria circa la conoscenza delle forme ideali da parte dell’ ...
Leggi Tutto
Nanni Delbecchi
Nuovo cinema ‘Serial’
Mai come quest’anno le serie tv hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo, insidiando la supremazia del grande schermo. Le nuove forme di drama e comedy sembrano [...] del romanzo popolare, epica e contenuti sono invece del tutto inediti, indagano in modo sempre più indiscreto l’inconscio collettivo contemporaneo, si tratti dello smarrimento del mondo post ideologico di Lost, della paura di un nemico onnipresente ...
Leggi Tutto
Buñuel, Luis
Edoardo Bruno
Regista cinematografico spagnolo, nato a Calanda il 22 febbraio 1900 e morto a Città del Messico il 29 luglio 1983. Fin dai suoi primi film, esempi di potente immaginazione [...] bourgeoisie, ai volti inquieti e sorpresi della galleria dei suoi personaggi, per entrare nelle pieghe di un inconscio alimentato dal piacere dell'astrazione. Per B., un modo di rileggersi, evidenziando aspetti segreti, inseguendosi nei particolari ...
Leggi Tutto
colpa
Secondo la teoria psicoanalitica, la c. consiste nel sentimento che accompagna la violazione di un precetto morale e non nell’azione malvagia o nell’omissione di un dovere in sé. La c. e il senso [...] colpa
La distinzione più significativa introdotta dalla psicoanalisi è quella tra senso di c. conscio e senso di c. inconscio, e proprio quest’ultimo è di grande importanza per la comprensione di alcune patologie psichiche. Per es., nella depressione ...
Leggi Tutto
inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...