Dalí, Salvador
Eugenia Querci
Le rappresentazioni del sogno e dell'inconscio
Dalí è uno degli artisti più celebri e discussi del 20° secolo. È conosciuto soprattutto come pittore, ma i suoi interessi [...] psicologia. I surrealisti infatti adottano come modello le ricerche di Sigmund Freud e si rivolgono quindi alle rappresentazioni dell'inconscio e del sogno.
L'altra realtà in un film
Anche Dalí intende dare voce a questa realtà alternativa, fatta ...
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In psicologia, si dice di qualsiasi fenomeno psichico che, pur appartenendo alla sfera dell’inconscio, è tuttavia atto e prossimo a diventare conscio in qualsiasi momento e senza resistenze. S. Freud, [...] della sua possibilità di accesso alla coscienza, distingue il p. dall’inconscio. Nella prima formulazione teorica freudiana, il p. è considerato un sistema accanto all’inconscio e al sistema percezione-coscienza. Nel successivo sviluppo, p., al pari ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] razionale e positivista borghese. Gli strumenti assunti dal s. per realizzare questo programma sono la teoria freudiana dell’inconscio, su cui si basa l’automatismo (una ‘dettatura’ del pensiero realizzata in assenza di ogni controllo razionale e ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , a un’eredità filogenetica; C.G. Jung invece ha tentato di darne spiegazione mediante l’ipotesi di un ‘inconscio collettivo’ che in essi si esprimerebbe. Importanti contributi alla teoria psicanalitica del s., sulla base di suggestioni già avanzate ...
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psicologìa analìtica Termine con cui C.G. Jung definì la sua dottrina psicologica quando si separò da S. Freud. Tale dottrina, assai complessa, presuppone l'esistenza, oltre che di un inconscio individuale, [...] anche di un inconscio collettivo, con le sue immagini primordiali o archetipi. Gli individui, secondo la p. a., si possono classificare in base a una tipologia che ammette quattro funzioni fondamentali: pensiero, intuizione, sentimento e sensazione. ...
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Architettura e nomadismo
Christophe Pourtois
La capanna di Vitruvio nel 21° secolo
A livello inconscio, per la maggior parte di noi l’architettura è associata all’idea di sedentarietà (cfr. su questo [...] quanto scrive J. Derrida, Faxitexture, «Noise», 1994, 18-19, pp. 5-13). Di fatto, però, la sedentarietà sembra essere un epifenomeno in rapporto all’arco temporale dell’esistenza dell’umanità.
È idea comunemente ...
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Metodo della critica letteraria elaborato da C. Mauron, che, a partire dalla nozione freudiana di inconscio, si basa sull’ipotesi che in ogni autore sia presente un «mito personale» obiettivamente definibile [...] attraverso il rilievo e lo studio della rete di «metafore ossessive» che ritornano nei suoi testi.
Pur non avendo dato avvio a una vera e propria scuola, la p. ha avuto una notevole influenza nell’ambito ...
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Termine introdotto da C.G. Jung per indicare lo studio dei processi psichici arcaici e primordiali, degli ‘archetipi’ dell’inconscio collettivo.
In senso più lato e posteriore, l’applicazione di ipotesi [...] psicologiche nell’ambito della preistoria; secondo S.E. Jelliffe è un settore della paleobiologia ...
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sovradeterminazione In psicanalisi, la condizione di ciò che è determinato da una pluralità di fattori, come alcuni fenomeni dell’inconscio, in particolare i sogni (ma anche i lapsus, gli atti mancati [...] ecc.) nei quali, a causa della condensazione, un’immagine manifesta si compone di più contenuti latenti che l’interpretazione corretta deve cercare di ricostruire ...
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In psicanalisi, zona della psiche nella quale si esplica l’attività razionale e consapevole dell’individuo; è spesso direttamente contrapposto all’inconscio (➔). ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934),...