transfert
Inconscia ripetizione, nel qui e ora della cura analitica e nelle relazioni del presente, di conflitti e passioni con personaggi basilari del passato. Il concetto di t. è contemporaneo alla [...] i rapporti, mira a mostrargli nel vivo della relazione analitica l’esistenza, la permanenza e la forza dei suoi desideri inconsci, che sono alla radice delle sue sofferenze presenti. E un processo terapeutico lungo e faticoso, tramite il quale e pero ...
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scotomizzazione In psicologia, operazione mentale inconscia (dal gr. σκότωμα «oscuramento, ottenebramento»), attraverso la quale il soggetto occulta o esclude dall’ambito della sua coscienza o della memoria [...] un evento o un ricordo a contenuto penoso o sgradevole ...
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inibizione
Fenomeno di origine prevalentemente inconscia che si risolve in un ostacolo alla normale esplicazione delle funzioni psichiche, o impedendo a certi contenuti psichici di giungere alla coscienza, [...] , a un desiderio. Il termine è sostituito talora, in modo intercambiabile, con repressione (i. inconscia, proveniente dal Super-Io, al confine tra preconscio e inconscio), e, occasionalmente, anche con rimozione (meccanismo per cui l’atto psichico ...
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coazione a ripetere
Tendenza incoercibile, del tutto inconscia, a porsi in situazioni penose o dolorose, senza rendersi conto di averle attivamente determinate, né del fatto che si tratta della ripetizione [...] , quando il paziente, attraverso la riproduzione di situazioni indesiderate nella relazione con il terapeuta, tenta inconsciamente di sabotare il trattamento, bloccandone il progresso o interrompendolo prima che sia ultimato.
Ripetizione e coazione ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] In psicologia e in psicoanalisi il termine designa un insieme di comportamenti determinati da fantasie in parte o completamente inconsce, che possono causare conflitti o disturbi. In questo significato la parola è stata usata per la prima volta dallo ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho [...] sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’ ha sognato a me).
Il termine è comune in italiano, mentre gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino (id) e i Francesi adoperano le ça ...
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imitazione
Insieme di processi cognitivi che portano a modellare il proprio comportamento su quello di un altro individuo, in maniera conscia oppure inconscia.
Imitazione in psicologia
Sin dalle prime [...] fasi dello sviluppo psicologico, l’individuo apprende nuovi concetti, abilità e aspetti del carattere osservando e riproducendo il comportamento altrui. Secondo Jean Piaget, che ha identificato alcuni ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, [...] cosciente, pur influenzando il comportamento e sovente estrinsecandosi in sintomi neurotici. Alla concezione freudiana delle pulsioni inconsce si contrappone quella di C.G. Jung, che distingue un i. personale (oblio, repressione, vissuto subliminale ...
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isolamento dell’affetto
Meccanismo di difesa con cui il soggetto cerca di gestire emozioni o pensieri angosciosi mediante la separazione psichica tra una fantasia inconscia o un’idea e l’affetto (o l’emozione) [...] tal modo, la rappresentazione mentale svuotata dall’emozione può accedere alla coscienza, mentre l’affetto viene rigettato nell’inconscio (➔). L’i. dell’a. va distinto dall’isolamento tout court, che invece consiste in una difesa da rappresentazioni ...
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cognizione
La modalità attraverso la quale si ottiene consapevolezza della realtà, in relazione ai processi psichici. I processi di c. possono avere natura conscia o inconscia e vengono analizzati per [...] caratterizzare le proprietà della mente. Può anche essere considerata quale proprietà del cervello umano capace di costruire astrazioni e concetti di sintesi ...
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inconscio
incònscio agg. e s. m. [dal lat. tardo inconscius, comp. di in-2 e conscius «conscio»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Di fenomeno interno (impulso, inclinazione, istinto, atto, ecc.) che non giunge a livello della coscienza; o,...
compensazione
compensazióne s. f. [dal lat. compensatio -onis]. – In generale, l’atto di compensare, di ristabilire un equilibrio; ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza, e anche l’effetto, il risultato dell’operazione...