Pittore, incisore ed editore (Anversa 1507 circa - ivi 1570). Viaggiò in Italia (1546-48); ad Anversa collaborò alle decorazioni per i festeggiamenti a Carlo V (1549). Fu il più importante editore d'incisioni [...] (soprattutto dopo il 1550), contribuendo alla diffusione della conoscenza dell'arte fiamminga e del manierismo italiano ...
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Tipografo, incisore, editore (Berlino 1753 - ivi 1804), attivo dal 1780. Dal 1791 ebbe anche una fonderia di caratteri, che creò la famosa Unger-Fraktur (1794). Dopo la morte di U. l'attività venne proseguita [...] dalla vedova. In seguito, nel 1820, la casa passò in parte alla ditta Trowitzsch & Sohn ...
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Tipografo e incisore di caratteri (Reggio nell'Emilia 1450 circa - ivi 1508 circa), attivo per lo più a Bologna (dal 1474), talvolta associato con Dionisio Bertocchi. Lavorò anche a Reggio (1484 e poi [...] 1500-01), a Pisa (1494), a San Cesario (1499). Dottore in diritto canonico, stampò in prevalenza opere giuridiche, ma anche edizioni popolari in volgare. È autore di versi latini e di numerose prefazioni ...
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Editore, calligrafo e incisore italiano (Campodarsego 1884 - Bologna 1961). Fondò a Bologna (1922) la casa editrice Il Grafolito, che dal 1961 assunse il marchio Casa ed. prof. Riccardo P., mantenuto fino [...] al 1981 quando acquisì l'attuale ragione sociale: Pàtron editore. Inizialmente specializzata nella pubblicazione di dispense universitarie, in seguito allargò la produzione a manuali e trattati di più ...
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Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] l'Oratio dominica (in 155 lingue e con molti caratteri esotici, 1806), l'Iliade (1808), il Fénelon (1812). Come incisore esercitò subito una grande influenza sulla produzione delle fonderie (tuttora nelle "Officine Bodoni" di Verona si stampa con i ...
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Incisore, calcografo e tipografo (Milano 1626 - ivi 1702), capostipite di una famiglia di tipografi con bottega a Milano in via S. Margherita. Ricordiamo il sacerdote Giovanni Battista (Milano 1706 - ivi [...] 1788), che con i nipoti Giovanni Battista jr. e Giuseppe fondò a Lugano (1746) una stamperia, che si rese ben presto benemerita per la diffusione della cultura italiana in Svizzera e nel 1755 iniziò la ...
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Incisore e fonditore di caratteri (Parigi 1480 - ivi 1561). Ispirandosi, a imitazione di G. Tory, ai modelli di Aldo Manuzio, creò un carattere romano (antiqua) di diversi tipi (typi regii), che fu usato [...] dai maggiori stampatori francesi dell'epoca: S. de Colines, R. Estienne, ecc. È anche il creatore dei tipi greci, noti come grecs du Roy, eseguiti su disegno del cretese A. Vegezio e impiegati (1544) da ...
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Incisore di caratteri e tipografo bolognese (m. prima del 1519). Creò per Aldo Manuzio numerosi caratteri romani tondi e greci, ma la sua fama è legata soprattutto al carattere corsivo aldino, detto anche [...] italico o cancelleresco, impiegato per la prima volta nel Virgilio del 1501 e subito imitato, anche fuori d'Italia. G. lavorò successivamente anche per G. Soncino e per B. Stagnino. Ritornato a Bologna, ...
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Incisore, stampatore e libraio (Milano fine sec. 15º - Roma 1562), attivo a Roma dal secondo decennio del sec. 16º. Fu associato con Antonio Blado, insieme al quale pubblicò il Breviario Quinones (1535), [...] e più tardi, dal 1553, con A. Lafreri. La sua opera maggiore è costituita dalle numerose incisioni che aveva preparato per lo Speculum romanae magnificentiae, pubblicato da Lafreri nel 1575. Ebbe bottega ...
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incisore
inciṡóre agg. e s. m. [der. di incīdĕre «incidere2»; cfr. il lat. tardo incisor -oris, con sign. generico]. – 1. s. m. Chi esercita l’arte dell’incisione: i. in rame, in legno, in pietre dure; i. di punzoni, di conî, di matrici tipografiche;...