Incisore di gemme e medaglista (Roma 1784 - Windsor 1855). Allievo di S. Tofanelli e N. Morelli, fino al 1814 lavorò in prevalenza a Roma (cammei di tipo antico e medaglie papali); nel 1814 si recò a Parigi [...] e quindi a Londra, dove si stabilì. Fece i conî di quasi tutte le monete inglesi emesse nel periodo 1816-25; dal 1828 al 1840 fu "capo medaglista di sua maestà" alla zecca di Londra. Al grande medaglione ...
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Incisore italiano (Civitavecchia 1801 - Milano 1869). Studiò a Roma, dove fu in rapporto con Thorvaldsen. A Parigi (1823-36) fu in contatto con Ingres, del quale incise Il voto di Luigi XIII, e diresse [...] di Versailles. Insegnò poi incisione nell'Accademia di Bruxelles e (dal 1860) in quella di Milano. Ardente patriota, combatté con Garibaldi nel 1866. Per precisione di toni e finezza di disegno è considerato uno dei maggiori incisori del sec. 19º. ...
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Incisore e pittore (n. forse a Sansepolcro 1582 circa - m. 1656). Fu allievo e collaboratore di G. Parigi, a Firenze. Come pittore, si ricorda di lui l'Ultima Cena (1604) nel convento di S. Bartolomeo [...] a Sansepolcro. Le sue acqueforti e i suoi disegni di paesaggi, che mostrano riflessi dell'arte di P. Bril, ebbero importanza per la formazione di Stefano della Bella e di J. Callot che il C. aiutò quando ...
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Incisore e pittore (Treviso 1759 - Pisa 1838). Svolse la sua attività a Firenze, dove fu prof. all'accademia. Introdusse in Italia l'incisione su lastre multiple per la stampa a colori, secondo il procedimento [...] dei D'Agoty (serie dei tipi popolari fiorentini; serie dei costumi toscani; riproduzioni di quadri delle gallerie fiorentine). n Fu suo collaboratore il figlio Giovanni Paolo (Firenze 1789 - ivi 1855), ...
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Incisore mantovano (notizie dal 1584 al 1610) attivo a Roma, Firenze, Siena (1586-99), infine di nuovo a Mantova. Le sue xilografie a chiaroscuro - alla maniera di Ugo da Carpi - ebbero grandissimo successo, [...] e sono, di fatto, notevoli per esecuzione e per stile: le più celebri sono quelle (1590) riproducenti le tarsie marmoree del pavimento del duomo di Siena (su disegno di D. Beccafumi) e I Trionfi di A. ...
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Incisore (n. Roma 1650 - m. ivi dopo il 1710); incise da proprî originali le due serie Le fontane del giardino estense in Tivoli e Le fontane ne' palazzi e ne' giardini di Roma con li loro prospetti et [...] ornamenti, pubblicate dall'editore romano G. G. De Rossi (1684 circa) a completamento della celebre opera su Le fontane di Roma di G. B. Falda ...
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Incisore (n. nel Trentino metà sec. 16º - m. Roma 1606 circa). Trasse le sue stampe per lo più dalle opere di T. e F. Zuccari e per la maniera dell'incidere tenne a modello C. Cort. Nel 1579, a Roma, pubblicò [...] in volume 50 incisioni illustranti la vita e i miracoli di s. Benedetto ...
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Incisore (sec. 16º), operoso oltre che a Venezia anche a Roma (1516-27; 1530-36) e a Mantova (1527-30). Scolaro di Marcantonio Raimondi, incise a bulino, con abilità e finezza, composizioni di Michelangelo, [...] di Raffaello, di Giulio Romano, di Baccio Bandinelli, del Rosso Fiorentino ...
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Incisore italiano (Arenzano 1833 - Tokyo 1898). Esperto incisore, dal 1875 a Tokyo diresse l'officina di carte-valori. La sua fama è legata a una ricca collezione d'arte giapponese, da lui raccolta e poi [...] legata alla città di Genova ...
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Incisore (n. Strasburgo 1590-93 circa - m. Roma 1662). Figlio e scolaro di Matthäus, svolse in Roma la sua attività, molto apprezzato dai contemporanei. Riprodusse opere di Bernini, di Pietro da Cortona, [...] di G. Lanfranco, ecc., e illustrò varî libri ...
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incisore
inciṡóre agg. e s. m. [der. di incīdĕre «incidere2»; cfr. il lat. tardo incisor -oris, con sign. generico]. – 1. s. m. Chi esercita l’arte dell’incisione: i. in rame, in legno, in pietre dure; i. di punzoni, di conî, di matrici tipografiche;...