Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] opera afferma una sorta di primato della parola (la s. e il libro), primato che è addirittura tematizzato nel titolo e nell'incipit di Blade af Satans Bog (Pagine dal libro di Satana) del 1921 (Drouzy 1982, p. 170).Nel cinema sonoro il ricorso a ...
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Il Gattopardo
Giorgio Gosetti
(Italia/Francia 1963, colore, 205m); regia: Luchino Visconti; produzione: Goffredo Lombardo per Titanus/Pathé/SCG; soggetto: dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di [...] tessuto un brusio ondeggiante... Adesso, taciutasi la voce, tutto rientrava nell'ordine, nel disordine, consueto". Il celeberrimo incipit del romanzo postumo (1958) del principe Tomasi di Lampedusa si materializza con precisione maniacale nella prima ...
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Erdmann, Hans (propr. Hans Erdmann Thimotheus Guckel)
Ermanno Comuzio
Compositore e musicologo tedesco, nato a Breslau il 7 novembre 1887 e morto a Berlino il 21 novembre 1942. Alla musica per il cinema [...] 'ultimo si affacciano inquietanti pagine spettrali per organo e vibrafono. Talvolta la musica ha carattere di suono-rumore: l'incipit del film è sostenuto, in particolare, da una pagina sinfonica espansa che diventa di carattere ritmico e infine una ...
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Němec, Jan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 2 luglio 1936. Insieme a Pavel Juráček e a Juraj Jakubisko ha rappresentato, inaugurandola, la tendenza dell''assurdo' in chiave [...] settentrionale, per finire poi catturati da un gruppo di anziani cechi della Slesia, armati di vecchi fucili. Il folgorante incipit è di quelli che rimangono nella storia del cinema: lunghissimo carrello dei due che fuggono nel bosco, dove il sonoro ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] ma anche quella del teatro dell'assurdo: per es., nell'incipit con il carrello sulla banchina a riprendere i vari volti dei protagonista, trentatreenne, antieroe godardiano, che proclama nell'incipit di non credere nella rivoluzione, mentre altrove ...
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Kammerspielfilm
Giovanni Spagnoletti
Genere cinematografico di impianto psicologizzante, nato agli inizi degli anni Venti del Novecento in Germania sull'esempio del teatro intimista dei Kammerspiele, [...] Scherben (1921) di Lupu Pick; ma soprattutto perché ‒ ed è opinione comune alla critica nel suo complesso ‒ l'incipit, la matrice psicologica di ambedue le tendenze rimane la stessa: "mentre nel mondo stilizzato del caligarismo i disturbi psichici e ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] V. Pratolini e G. Giagni che il M. aveva già diretto per la radio, il film parte con un tipico incipit documentaristico di stampo neorealista, e si definisce come un racconto multiplo, scomposto in una quantità di personaggi ed episodi accomunati dal ...
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Beau Geste
José Maria Latorre
(USA 1939, bianco e nero, 114m); regia: William A. Wellman; produzione: William A. Wellman per Paramount; soggetto: dall'omonimo romanzo di Percival Christopher Wren; sceneggiatura: [...] (idea poi ripresa da Gordon Douglas in Chuka ‒ Vivere da vigliacchi e morire da eroi, 1967). L'audacia di questo incipit di durezza inusitata rispetto ai canoni del genere, con le sue immagini dense, oscure e violente quanto i palpiti dissonanti del ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] allo spettatore un numero di informazioni maggiori di quelle che passerebbero attraverso inquadrature più distanziate. Ne è un esempio l'incipit di Rear window (1954; La finestra sul cortile) di Hitchcock, dove prima una serie di m. di m. descrive il ...
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Riso amaro
Federica Villa
(Italia 1949, bianco e nero, 108m); regia: Giuseppe De Santis; produzione: Dino De Laurentiis per Lux Film; soggetto: Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Gianni Puccini; sceneggiatura: [...] . De Santis lavora sul contrasto per offrire ossessivamente possibilità di mediazione, di transitorietà. E naturalmente partiamo dall'incipit. L'acqua scorre tra le gambe delle donne che, chine sullo specchio della risaia, iniziano il lavoro ...
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incipit
〈ìnčipit〉 v. lat. [3a pers. sing. dell’indic. pres. di incipĕre «incominciare»; quindi propr. «incomincia»], usato in ital. come s. m. – Nei manoscritti e nelle prime stampe, parola iniziale della formula che si poneva di solito al...
explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio bibliografico si contrappone direttamente;...