CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma, Roma 1978", a cura di A.M. Romanini, signum et memoriale avaritiae ipsorum". L'incastellamento delle grange è comunque momento tardo ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] per molti versi in continuità con la precedente opera d'incastellamento e di spostamento della popolazione, tipica di tutta l (1251-1350), in Il patriarcato di Aquileia: uno stato nell'Europa medievale, a cura di P. Cammarosano, Udine 1999, pp. 65-226 ...
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GIOSUÈ (Iosue)
Federico Marazzi
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di questo monaco, eletto abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno il 20 ott. 792, dopo sei giorni di vacanza seguiti [...] ibid., p. 31; C. Wickham, Il problema dell'incastellamento nell'Italia centrale: l'esempio di S. Vincenzo al Volturno nel IX secolo. L'invenzione di una città monastica, in Scavi medievali in Italia (1994-1995), a cura di S. Patitucci Uggeri, Roma ...
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GAUSLINO
Daniela Rando
Sono ignoti luogo, data di nascita e ceppo parentale di questo vescovo di Padova documentato dal 964. Il nome parrebbe rinviare a un'origine franca o alamanna, mentre destituita [...] diritti anche di natura pubblica, fra cui quello di incastellamento, e, infine, su quello di inquisizione. Malgrado ciò feudale, in Raterio da Verona. Convegni del Centro di studi sulla spiritualità medievale… 1969, X, Todi 1973, pp. 174 s.; R. Pauler ...
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