INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] non cronologico delle storie mariane è funzionale a una rappresentazione dell'Assunzione incentrata sul mistero dell'Incarnazione di Cristo e sul sacrificio della Croce, simbolicamente rappresentato dall'altare centrale che, nella nuova disposizione ...
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GINANNI CORRADINI (Ginna), Arnaldo
Massimiliano Manganelli
Nacque a Ravenna il 7 maggio 1890 dal conte Tullo e da Marianna Guberti; il padre, noto avvocato di fede repubblicana, fu deputato e sindaco [...] l'avvento del sonoro e vi scorse la possibilità di nuovi esperimenti, come, per esempio, il "film lirico nuovo", ennesima incarnazione di quella interazione tra le varie arti che egli andava ricercando sin dagli esordi.
Nel 1932, con l'intervento ...
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MAINONI, Luigi
Silvia Silvestri
Nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, il 24 apr. 1804 da Gian Francesco Ignazio e da Caterina Bertani. Tramite il lavoro del padre, artigiano in una manifattura [...] . Il tondo con il ritratto di profilo della defunta sovrasta il gruppo dell'urna e dell'angelo orante, incarnazione delle doti di devozione e dolcezza della sovrana; mentre la base del monumento e la cimasa sono occupate rispettivamente ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] et des principes de l'antiquité" (1834, p. 33).In anni napoleonici (1809)la Teotochi Albrizzi interpreterà questo Teseo come l'incarnazione dell'eroe che riscatta i connazionali (Opere di scultura di A. C., I, p. 62).Il gruppo, che fu riprodotto in ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] torcersi in base al movimento impresso dalla tensione emotiva dei personaggi, nell'atto di annunziare o vaticinare la futura incarnazione del Messia e il suo concepimento virginale. Tra i profeti e patriarchi, come Isaia, Abacuc, Mosè, Giosuè, David ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] la Vergine inadorazione del Bambino, fra angeli e cherubini (AdorazioneFoulc, Philadelphia Museum of Art, 1460 c.), allusiva spesso all'Incarnazione (Museo naz. del Bargello, n. 48, 1460-65; n. 21, 1465-70), il Presepio (Boston, Museum of Fine Arts ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] dubbio: il giovane non rappresenta il cristianesimo ma semmai la sua estrema decadenza. È l'imminente e attualissima incarnazione dell'Anticristo, rappresentato secondo l'iconografia più consueta, che è appunto quella di un giovane a volte fornito ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...