Giulio I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 36, lo dice romano di nascita, "ex patre Rustico". Fu consacrato vescovo di Roma il 6 febbraio 337. In quell'anno venne a mancare Costantino, [...] , la cui dottrina monarchiana in senso radicale, in quanto negava che la divinità di Cristo fosse preesistita alla sua incarnazione, appariva agli Orientali non meno condannabile di quella di Ario (concilio di Costantinopoli del 336). A seguito della ...
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Periodizzazione
Vittorio Vidotto
Con questo termine, entrato nell'uso nel corso del Novecento, si designa quell'operazione culturale volta a suddividere il tempo storico attribuendo a ogni scansione [...] nel passato quattro mondi della storia universale - orientale, greco, romano, germanico - espressione dello spirito del tempo e "incarnazione di un principio il cui compimento è necessario per l'avanzata dello spirito, della sua autoconoscenza e ...
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Islamismo
Gilles Kepel
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il risveglio islamico: gli uomini e le poste in gioco. 3. La svolta degli anni settanta. 4. La nuova ideologia islamista. 5. Tecnici e ulema. 6. [...] fondatori del tablīç intrapresero un programma di imitazione letterale dell'esempio del Profeta: vedendo in Maometto l'incarnazione suprema delle virtù islamiche, gli adepti ricalcavano tutti i suoi comportamenti, compresi quelli più in contrasto col ...
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Iraq
"La prima vittima della
guerra è la verità"
(Erodoto)
Guerra a Saddam Hussein
di Igor Man e Monica Maggioni
20 marzo
Il presidente degli Stati Uniti George Bush, immediatamente dopo la scadenza dell'ultimatum [...] e lo Sceicco della Morte, "lui, Osama bin Laden, il terribile mandante dello stupro delle Torri Gemelle, lui, l'incarnazione diabolica del terrorismo suicida islamista". Ma le pezze d'appoggio non c'erano e occorreva muoversi per non naufragare nel ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] la sua fisionomia ve lo predisponeva molto. Pur condividendo con lui un’altezza media, se ne sarebbe distinto per un incarnato più uniforme, tratti più armoniosi o ancora per un portamento meglio sostenuto da un collo meno imponente1. Se Giustiniano ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] . La cultura romea riteneva l’Impero romano fondazione voluta da Dio per unificare i popoli della terra in vista della incarnazione di Cristo, che aveva fatto dell’Impero romano l’impero cristiano, una sorta di immagine terrestre del regno celeste ...
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PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] giudiziaria delle agitazioni contadine nel Mantovano. Fu in seguito vicepresidente del Senato (1887-97; 1898-1900).
Incarnazione del giurista liberale «uno e trino» (docente, avvocato, parlamentare: A. Mazzacane, Secolo dell’università – secolo delle ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] è celebrato soltanto quale redentore del mondo e dell'uomo e si ignora la sua attività cosmologica anteriore all'incarnazione. Qualche decennio dopo, nel Pastore di Erma, quest'attività viene rilevata in un contesto confuso per apporti di tradizioni ...
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CANEPA, Giuseppe
Andreina De Clementi
Nacque a Diano Marina (Imperia) il 15 marzo 1865 da famiglia, agiata. Il padre Gerolamo, commerciante di olio, morì quando egli aveva solo due anni; la madre, Costanza [...] i socialisti di Oneglia lo avevano candidato alle elezioni politiche per quel collegio. Il C., vera e propria incarnazione di quel socialismo ottocentesco che all'intransigenza teorica e politica anteponeva il culto delle virtù morali, aveva saputo ...
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LUCREZIA Barberini, duchessa di Modena
Grazia Biondi
Nacque a Palestrina, presso Roma, il 3 nov. 1628 da Taddeo - generale della Chiesa, principe di Palestrina, prefetto di Roma, nipote di papa Urbano [...] propria dote a Rinaldo, riservandosene i frutti per gli alimenti, si ritirò nel monastero delle orsoline intitolato alla Ss. Incarnazione con il nome di suor Felice Maddalena del Crocifisso Gesù senza prendere i voti.
Infatti L. fece e ricevette ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...