CENTINI, Maurizio
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli di Angela Centini, sorella del card. Felice, e di Giovanni - e il fatto che il C. e i fratelli abbiano assunto il cognome materno fa supporre che [...] l'affollato "catalogus", egli si cimenta a discutere "de existentia", "de necessitate", "de tempore", "de quidditate" dell'incarnazione, "de quantitate huius unionis", "de causis phisicis", "de causis moralibus", "de persona assumente", "de natura et ...
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LOMBARDO (Solari), Aurelio
Vito Zani
Nacque intorno al 1501, presumibilmente a Venezia, dallo scultore Antonio e da Adriana Vairà, ed ebbe come fratelli Girolamo e Ludovico.
La data di nascita si ricava [...] cilindrica recante nel registro inferiore una decorazione anulare a girali e una sequenza in continuum di otto scene dell'Incarnazione e della vita di Gesù, sovrastate dall'iscrizione indicante il donatore. Il registro superiore è scandito da dodici ...
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PACHEL, Leonhard
Carla Casetti Brach
PACHEL, Leonhard. – Nacque nel 1451 a Ingolstadt, in Baviera, da Pietro.
Si trasferì da giovane a Milano, dove negli anni 1469-70 era stata introdotta l’arte della [...] , come sostiene Ennio Sandal (1981, p. 16), dato che la registrazione ufficiale dei morti veniva fatta nello stile dell’Incarnazione.
In effetti, le ultime due edizioni di Pachel furono stampate dopo il 4 giugno 1511 (Prisciano, Institutio de arte ...
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DELFINO, Domenico Giovanni Battista, detto Menotti
Teresa Maria Gialdroni
Nato a Fiumicello (Udine) il 9 dicembre 1858 da Giulio, medico, e da Vittoria Aita, frequentò le scuole di lingua italiana dove [...] delle più complete interpretazioni sia dal punto di vista drammatico sia da quello vocale, tanto da far parlare di vera "incarnazione" del personaggio.
Cantò con i più famosi interpreti della sua epoca tra i quali: F. Tamagno, R. Stagno, E. Caruso ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] neiconfronti dellacultura e della lingua francese. I contemporanei la considerarono sempre - nel bene e nel male - l'incarnazione della mentalità italiana, e in particolare di quella fiorentina. Non sorprende dunque che abbia chiamato presso di sé ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] suoi attacchi - sulla base di una linea concordata col Cattaneo - il governo provvisorio, che veniva presentato come l'incarnazione del "mal seme aristocratico" e al quale si faceva carico di avere consapevolmente frenato la spinta patriottica delle ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] introdotti da Aristotele a sostegno delle proprie tesi. Scardinata è l’immagine stessa dello Stagirita, non più incarnazione della sapienza ma filosofo ambiguo, empio e immorale, colpevole di tradimento nei confronti della prisca philosophia, l ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] XXI) come un muratore, figlio di uno strozzino e di una proprietaria di bordelli e, pur immaginato come incarnazione grottesca e portavoce dell'arguzia e dello spirito d'osservazione popolari, risulta, in definitiva, un travestimento popolaresco di ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] dell'assoluto, e destinata a cedere il posto alla filosofia, vera religione razionale, e l'assolutizzazione dello Stato, incarnazione del divino, che fa suo proprio organo anche la Chiesa, che esso sostituisce nella sua missione, fino ad eliminarla ...
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GISELBERTO
Andrea Bedina
Conte di Bergamo, secondo di questo nome, era figlio del conte Lanfranco (I), appartenente a una schiatta aristocratica alla quale Rodolfo di Borgogna nel 922 aveva attribuito, [...] vennero datati, in quei frangenti, non più secondo l'anno di regno o impero, bensì secondo il più neutro stile dell'incarnazione. Al governo della Chiesa bergamasca, con la morte del vescovo Giselberto, tra il 982 e il 987, venne innalzato Azzone ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...