ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] produzione d'un'anima ne la loro ottima disposizione, ...tanto discenderebbe in quella de la deitade, che quasi sarebbe un altro Iddio incarnato" (Conv. IV, xxi, 10). Il mondo era privo di virtù, e l'A. lo popolava delle figure eroiche di Roma antica ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] naturali di quelle lotte.
Così nacque quella che possiamo chiamare la "leggenda" del D., perché egli fu un'incarnazione emblematica di questa storia. Il fanciullo che al lume di candela consumava le ore notturne nella lettura, protetto dalla ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] prevedeva almeno due altri volumi, il secondo dedicato a Dio e ai suoi attributi e alla Trinità; il terzo alla incarnazione, alla grazia, ai sacramenti. Rimane tuttavia per gli anni successivi al 1780 un importante manoscritto (De Conciliis) che può ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] "deità"; a chi propriamente indirizzare le preghiere; a chi attribuire l'appellativo "Dio"; come intendere l'espressione "incarnazione del Verbo". Le domande erano formulate in modo che le risposte dovessero logicamente risolversi nel rifiuto della ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] invicto" è verosimilmente un omaggio a Ercole I d'Este, duca di Ferrara e padre di Isabella marchesa di Mantova, incarnazione moderna del semidio il cui mito riviveva a contatto con gli eroi della tradizione cavalleresca.
La dedica a Ercole I d ...
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CASSARO, Francesco Maria Statella e Napoli principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo nel 1758 da Antonio principe dì Sabuci e marchese di Spaccaforno e, dal 1778, principe di Cassaro e da Eleonora [...] i suoi interessi personali e - come scrive il Niceforo - in quello di preparare il terreno "per una sua prossima incarnazione ministeriale". Infatti in quel mese, quando veniva emanato l'editto reale che fissava la tassa dell'1% sulla circolazione ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] sepolto ai piedi dell'altare. Il concetto ispiratore dell'opera, che si fonda da una parte sul tema dell'Incarnazione e dall'altra su un profondo senso dell'antichità classica, nel tentativo di accostare spiritualismo cristiano e classicismo, sarebbe ...
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FERRARI (Ferrarius, Ferrary, Ferreri, Ferreriusz), Pompeo (Pompeio, Pompeius, Pompeiusz)
Jolanta Polanowska
Nacque presumibilmente intorno al 1660 a Roma. Compì gli studi all'Accademia di S. Luca, partecipando [...] chiesa parrocchiale di S. Stanisław a Wschowa (1725-1726), la cappella della Vergine e l'altare maggiore nella chiesa dell'Incarnazione a Poznań (1726), l'altare principale e il portale d'ingresso di S. Stanisław (attuale parrocchia), sempre a Poznań ...
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LOMBARDO (Solari), Girolamo
Vito Zani
Figlio dello scultore Antonio e di Adriana Vairà, fratello di Aurelio e Ludovico, nacque entro il primo decennio del XVI secolo a Ferrara, dove il padre fu scultore [...] fu realizzata a cura del successore, che ne fece dono alla cattedrale di Milano (Benedetti).
Le otto scene dell'Incarnazione e della vita di Gesù raffigurate nel tabernacolo, alle quali sono ricondotti quattro modelli in terracotta (Scultori a Loreto ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] , collettivo, necessario: la storia. Poiché però lo spirito che anima la storia trova, secondo Hegel, la sua incarnazione nello stato, Hegel teorizzava l'alienazione dell'individuo al leviatano, la subordinazione della coscienza morale alla ideologia ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...