GISELBERTO
Andrea Bedina
Conte di Bergamo, secondo di questo nome, era figlio del conte Lanfranco (I), appartenente a una schiatta aristocratica alla quale Rodolfo di Borgogna nel 922 aveva attribuito, [...] vennero datati, in quei frangenti, non più secondo l'anno di regno o impero, bensì secondo il più neutro stile dell'incarnazione. Al governo della Chiesa bergamasca, con la morte del vescovo Giselberto, tra il 982 e il 987, venne innalzato Azzone ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] del M., il De maiestate. Indicata come "Laudi de soa maestà", essa è un'analisi della maestà regale; il re Ferdinando diviene l'incarnazione dell'idea stessa di maestà, e scoperti sono l'adulazione e il taglio panegiristico. L'opera è composta da una ...
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GARZO
Roberto Gigliucci
Rimatore religioso e didattico del sec. XIII, che firmò con il nome di "Garço doctore" o "Garço" ("Garçço", "Garçon", "Garçom", "Garçone") nove laude, una Raccolta di proverbi, [...] originali. Ceruti Burgio (1982-83, pp. 8 ss.) ha evidenziato, ad esempio, motivi cristologici costanti: l'accentuazione sull'Incarnazione e la volontà di martirio, l'identità Cristo-pace, l'umiltà, la "cortesia" del Salvatore. Altri studiosi, come ...
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CASTELLI, Domenico
Marco Palma
Nacque a Melide (Canton Ticino), nel nono decennio del secolo XVI (forse 1582) da un Bernardo. Sconosciuto è il nome della madre. Un documento testimonia la sua presenza [...] Francesco Borromini dal 1636 al 1642 (Pollak, pp. 54, 66, 69-72, 76-77, 81); nel monastero delle monache della SS. Incarnazione in Strada Pia, sotto la soprintendenza dell’Arrigucci dal 1639 al 1646 (Archivio di Stato di Roma, Cam. I, Giust. di Tesor ...
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UDALRICO
Giovanni Araldi
(Oldericus, Oudalricus, Uldaricus, Gualdaricus, Waldaricus ecc.). – Nacque in Baviera (s’ignora il luogo esatto) presumibilmente entro i primi due decenni dell’XI secolo. Nulla [...] sia abolita l’indicazione dell’anno di principato e utilizzato l’anno dell’era cristiana secondo lo stile dell’incarnazione.
Nei due anni seguenti Udalrico difese ancora i diritti della sua metropolia su Siponto, il cui vescovo, Guisardo, intendeva ...
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TERRISIO di Atina
Fulvio Delle Donne
TERRISIO di Atina. – Poche sono le informazioni sulla vita di questo importante retore e letterato (dictator), il cui luogo di nascita, come indica il toponimico, [...] tratti dell’‘imperatore della fine dei tempi’, del supremo signore degli elementi e della lex animata in terris, ovvero incarnazione suprema della legge e del diritto. Terrisio, dunque, nei momenti più concitati e delicati dello scontro politico, fu ...
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TIBURZI, Domenico Luigi detto Domenichino
Giulio Tatasciore
– Nacque il 28 maggio 1836 a Pianiano, frazione del comune di Cellere, un borgo nell’alto Viterbese ai confini settentrionali della Maremma [...] Se ne appropriò Filippo Turati, che sulla Critica sociale attribuì a Giolitti il profilo del celebre criminale (La triplice incarnazione di Tiburzi, ovvero Tiburzi finto birro, finto politico e finto magistrato, 1893, dietro lo pseudonimo di Pupilio ...
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MEDICI, Isabella
Elisabetta Mori
de’. – Nacque a Firenze il 31 ag. 1542, terzogenita di Cosimo I duca di Firenze, e di Eleonora di Toledo.
Sin dall’età di cinque anni fu avviata allo studio delle lettere [...] come fonte la pubblica fama, Botta contribuì a costruire il mito della M. perpetuato nella letteratura ottocentesca: incarnazione dell’ambiguità del male, vittima e carnefice, innocente e perversa. Aprì così la strada ad Alexandre Dumas che ...
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BARILLI, Giuseppe (pseudon. Quirico Filopanti)
Luigi Lotti
Nato il 20 apr. 1812 alla Riccardina di Budrio, nel Bolognese, da padre falegname, studiò a Bologna nel seminario arcivescovile e successivamente [...] una figlia (personificazione della Provvidenza) e di due figli, uno dei quali, Emmanuele, si sarebbe più volte incarnato - la più importante incarnazione essendo quella in Gesù Cristo - per attrarre su di sé e risparmiare al genere umano l'odio dell ...
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SGHEMMA, Gaspare (Gasparo). – Nacque a Palermo intorno al 1590. Non si hanno notizie sulla sua vita fino al momento in cui affrontò e superò la prova di ammissione al collegio S. Bonaventura di Roma nel [...] non avesse peccato. E anche se si volesse concedere ai tomisti che la predestinazione di Cristo, e quindi l’incarnazione, sia avvenuta quale rimedio al peccato, Maria fu comunque preservata dal peccato originale in forza della redenzione di Cristo ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...