Generale francese (Rennes 1837 - Bruxelles 1891); comandante nel 1884 del corpo di occupazione in Tunisia, ne fu richiamato l'anno successivo per conflitti con le autorità civili; legatosi col partito [...] per l'atteggiamento di fronte alla Germania in occasione della crisi del 1887, atteggiamento che fece di lui quasi l'incarnazione delle idee della "revanche". Collocato a riposo (1888) per la sua opposizione al governo, la sua popolarità gli meritò ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] 'anima razionale (è chiaro il fondamento platonico delle tre anime), ma con ciò A. tendeva a sminuire il valore dell'incarnazione di Gesù negando alla sua umanità una propria anima razionale e rendendo tra l'altro difficile spiegare come questa si ...
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Rāma Eroe nazionale dell’India, protagonista delle vicende epiche narrate nel Rāmāyaṇa. È il tipo del guerriero forte e pio, nel quale la forza del braccio e l’ardimento in battaglia non vanno disgiunti [...] da una profonda religiosità e dalla perfetta osservanza della legge morale. È ritenuto la settima incarnazione del dio Viṣṇu.
Il poema epico Rāmāyaṇa, a differenza del Mahābhārata, ha carattere più unitario ed è di più modeste dimensioni, sebbene si ...
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Religione
La nascita di Cristo, soprattutto nel computo cronologico, con riferimento alle epoche in cui lo stile della N. (che poneva l’inizio dell’anno al 25 dicembre, anticipando di 7 giorni rispetto [...] al computo moderno) era usato in molti luoghi e si contrapponeva agli stili della Circoncisione e dell’Incarnazione. N. di Maria Una delle maggiori feste della Madonna; si celebra l’8 settembre. La sua origine va collocata in Oriente nel 5° sec. e la ...
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Teosofa (Londra 1847 - Adyar, Madras, 1933); protestante passata all'ateismo (1874), quindi attiva propagandista del socialismo. Attratta dalla teosofia, succedette (1891) a Elena Blavatsky nella direzione [...] nella presidenza della Società teosofica cui diede un nuovo indirizzo, presentando il giovane indiano Krishnamurti come incarnazione dell'atteso Istruttore mondiale: il che provocò dissensi. B. partecipò attivamente al movimento per l'indipendenza ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] estatiche. Nella sua opera Büchlein der Wahrheit (1327 circa) appare chiara, svolgendo i temi della creazione, dell'incarnazione, dell'unione dell'anima con Dio, la traccia profondamente platonica della teologia e della mistica di S., influenzato, ...
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Personaggio letterario del romanzo Moby Dick, di Herman Melville (1819-1891). Capitano del Pequod, la baleniera su cui si imbarca Ismaele, la voce narrante, Achab contagia la ciurma con la sua ossessione: [...] catturare e annientare Moby Dick, la balena bianca che anni prima lo ha mutilato di una gamba, nella quale vede un’incarnazione del Male e che gli è causa d’odio cieco. S’inizia un inseguimento senza quartiere che culmina nell’affondamento del Pequod ...
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(ebr. Līlīt) Demone femminile, menzionato nell’Antico Testamento e più ampiamente trattato dalla letteratura ebraica post-biblica. Miticamente è la prima moglie di Adamo, genitrice di demoni, simbolo [...] tale seduce gli uomini e insidia i bambini. È identica al demone femminile babilonese e assiro Lilītu, dal bell’aspetto, incarnazione della lascivia.
Con il nome di Lilītu è pure nota in Mesopotamia una classe di demoni femminili, il contrapposto dei ...
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Divinità femminile giapponese, appartenente al gruppo delle «Sette divinità della felicità» (Shichi Fuku-jin) che non appaiono nelle serie teogoniche del Kojiki e del Wihongi, pur occupando un posto non [...] irrilevante nella venerazione e nel culto shintoista; è soprattutto venerata da mercanti e piccoli commercianti. Ha per attributo il serpente, spesso considerato come sua incarnazione. ...
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SETH
Giulio Farina
Dio dell'antico Egitto (eg. śêteġ; gr. Σηϑ, raro Σητ; copto ant. sêt). - In origine era l'animale okapi (cfr. egitto: Religione) e, quando lo personificarono, divenne figlio di Gêbeb [...] e di Nûte. Insieme con il dio Hôr era patrono del regno e il faraone si pensava incarnazione dei due; quindi lo si venerava in Ombos, nel nomo di Aphroditopolis, in Hypsele, in Oxyrhynchos e nelle prossime oasi, le cui vie carovaniere proteggeva. La ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...