Maurino (Tours 1619 - Abbazia di Marmoutier, Tours, 1690). La madre, che divenne la ven. Maria dell'Incarnazione, lo avviò alla vita spirituale; segretario di Richelieu, entrò nella Congregazione di s. [...] Mauro, ove ebbe molte cariche, fino a definitore generale (1672). Godette di grande ascendente nella congregazione, che richiamò a più rigida disciplina; curò edizioni di Padri e scrisse operette di meditazione ...
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Ḍaḥḥāk Mostro della mitologia iranica, è la storicizzazione del dragone avestico Azhi Dahāk. In Firdūsī è l’incarnazione della tirannia, diabolico usurpatore del trono iranico. Dopo cento anni di regno, [...] è detronizzato dal popolo, guidato dal fabbro Kāvé, e incatenato dall’eroe Farīdūn sulla vetta del monte Demavand ...
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Teosofo (Madanapalle, Madras, 1897 - Ojai, California, 1986); fu adottato (1910) da Annie Besant, che lo presentò come l'incarnazione di un "Istruttore del mondo" e fondò l'"Ordine della stella in Oriente" [...] per accogliervi coloro (furono presto oltre centomila) che tali qualità riconoscevano a K.; ma questi, approfondita la sua cultura nel contatto con quella occidentale, finì per uscire dalla stessa società ...
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Scrittore, morto a Roma il 6 luglio 1977. L'incarnazione di un mito nella visione assorta, ma più drammatica, della vita e del personaggio in una favolosa eppur realistica dimensione sarda si precisa in [...] Introduzione alla vita di Giacomo Scarbo (uscito a puntate, in rivista, nel 1948; in volume, Venezia 1959 e, infine, Milano 1973) che può dirsi uno dei romanzi chiave dello scrittore soprattutto per le ...
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KidsTV
Kids TV <... tiivìi> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Programmazione televisiva espressamente dedicata ai più piccoli, incarnazione moderna di quella che la TV italiana ha definito [...] con l'espressione TV dei ragazzi. Il piccolo schermo è stato infatti fin dalla sua nascita un medium molto consumato dai bambini, e proprio per questo spesso analizzato per ricercarne gli effetti negativi ...
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Giamshī´d Mitico sovrano iranico, noto anche come Giam. Storicizzazione dell’avestico Yima, primo uomo e primo re, rappresenta la massima incarnazione del carisma della regalità e del prototipo del re [...] giusto. Secondo la tradizione organizzò l’umanità nelle 4 caste costitutive della società iranica e in occasione del diluvio universale la condusse in salvo in un rifugio sotterraneo, il var. In un’altra ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] di lettere. La sua opera principale, Guerra de Granada (1627), per i particolari pittoreschi, che peraltro rallentano il ritmo della narrazione, costituisce un modello eccellente di prosa spagnola.
Vita
Della ...
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(ebr. Gabrī’ēl) Uno dei tre angeli indicati con un nome nella Bibbia: appare a Daniele e a Zaccaria, e annuncia l’incarnazione di Cristo a Maria. La tradizione postevangelica lo colloca tra gli arcangeli. [...] Maometto afferma di aver avuto da lui le rivelazioni del Corano ...
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Setta ereticale, ispirata a un dualismo nettamente manicheo e marcionita che contrapponeva il Dio celeste al Creatore, respingeva il Vecchio Testamento, negava l’Incarnazione ecc. Sorse verso la metà del [...] 7° sec. in Armenia e in Siria e si diffuse poi in Frigia e in Bulgaria: ne fu organizzatore il siro Costantino, detto Silvano, che pretendeva rifarsi direttamente all’azione e al pensiero dell’apostolo ...
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Scrittore siriaco monofisita (m. 523). Vescovo (dal 485) di Mabbūgh (Ierapoli), scrisse un commento al Nuovo Testamento, libri sui dogmi monofisiti, sulla Trinità e sull'incarnazione. ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...