riaccendere (raccendere)
Con varietà semantiche analoghe ad ‛ accendere ' (v.), ma molto più limitate, il verbo è esclusivo della poesia, e ricorre per lo più in senso figurato.
Vale " illuminare ", riferito [...] pronominale è nel senso di " rinascere ", in Pd XXXIII 7 si raccese l'amore (fra Dio e gli uomini, grazie all'incarnazione di Cristo), mentre l'immagine di XXX 58 di novella vista mi raccesi (riacquistai la facoltà visiva di cui la luce intensissima ...
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Fase di sviluppo della storia religiosa dell’India, iniziata nel 2° millennio a.C. e durata fino alla metà del 1° d.C., in cui l’elemento culturale predominante è dato dalla religiosità e dalla speculazione, [...] interessi speculativi. In seguito, con il sorgere della credenza nella trasmigrazione (saṃsāra), regolata per ogni nuova incarnazione di ciascun essere vivente dalla somma delle azioni (karman) buone o cattive compiute nelle esistenze precedenti, e ...
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Sovrano turco dell'Asia Centrale (Kish, Samarcanda, 1336 - Otrār 1405).
Vita
Cominciò le sue conquiste in Transoxiana e nella Corasmia (1360 circa), e in un trentennio di campagne fortunate occupò [...] e stragi immani, crearono la figura, penetrata poi in Occidente, di Tamerlano superbo e sanguinario tiranno, quasi incarnazione di sfrenata barbarie: in realtà questo guerriero implacabile fu anche protettore di poeti e artisti. Sotto di lui ...
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Pittore e decoratore, nato a Saluzzo circa il 1550, morto probabilmente in patria nel 1607. Educato ai modi dei manieristi (il Palomino lo dice erroneamente discepolo di Leonardo, il Quillier di F. Zuccari, [...] cappella maggiore della cattedrale di Malaga, e di eseguire la decorazione e la tavolȧ d'altare della cappella dell'Incarnazione nella stessa chiesa. Poco dopo, nel 1583, lo troviamo a Cordova ad affrescare il sacrario della cattedrale col Martirio ...
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Celso
Filosofo platonico del sec. 2°. È, fra gli autori che nella Tarda Antichità scrissero contro la dottrina cristiana, quello di cui si conservano i materiali più cospicui, a causa della dettagliata [...] Glöckner, 1924; di R. Bader, 1940) in cui C. critica la concezione cristiana della divinità, la dottrina dell’incarnazione (IV, 2) e quella della provvidenza (IV, 23), in base alla concezione platonica della trascendenza divina. Platone è presentato ...
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venuta
Alessandro Niccoli
È " l'atto del venire, del giungere " in un luogo.
Amore spiega a D. che a Giovanna, la donna amata da Guido Cavalcanti, è stato imposto il soprannome di Primavera per questa [...] ' vale ‛ prima verrà ' in quanto deriva dal nome di quello Giovanni lo quale precedette la verace luce).
Il termine ricorre a proposito dell'incarnazione di Cristo (Cv IV V 4 la sua venuta nel mondo; altro esempio al § 9), del viaggio di D. (If II 35 ...
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Toltechi Popolazione di lingua chichimeca, della famiglia linguistica uto-azteca, che dominò le regioni centrali del Messico tra il 10° e il 12° secolo.
Gli Annali di Quauhtitlán sono la fonte storica [...] guidati da Mixcoatl, che fu ucciso nel 935 o nel 947 e vendicato dal figlio Ce Acatl, che si dichiarò incarnazione di Quetzalcoatl, il serpente piumato. Seguirono lotte fra i T., riuniti intorno a Quetzalcoatl, e gli altri Chichimechi, adoratori di ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] vegli sulla retta fede, eredità dei padri, e dedica la parte centrale della lunga lettera ad una esposizione della dottrina dell'incarnazione così come egli la coglieva nel testo di L. e gli appariva in sintonia con la propria sensibilità: "Noi siamo ...
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Teologo cattolico (Friburgo in Brisgovia 1850 - Würzburg 1906); prof. di apologetica e di storia dell'arte cristiana nell'univ. di Würzburg (1884), della quale divenne rettore (1896). Il suo pensiero teologico [...] Dio come autoattuazione e autoposizione, la sua concezione della storia sacra come presenza comunicativa di Dio culminante nell'incarnazione, la sua dottrina escatologica che prospetta la possibilità di un'evoluzione verso il bene anche dopo la morte ...
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Con questo nome (dal greco: "fratelli di Cristo") si chiamano i seguaci di una setta fondata dal londinese John Thomas (1805-1871) emigrato in America nel 1832. Da principio il fondatore appartenne alla [...] centrale, nessuna statistica. Il credo dei cristadelfiani si compendia nella fede assoluta nella Scrittura, nella Trinità e incarnazione di Cristo, e nell'aspettativa del suo futuro regno che s'insedierà nella Palestina. Dànno particolare importanza ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...