Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] figli di dei) e caratterizzata da indissolubile «concordia», propugnando una teologia della ‘incarnazione’ ,21-22. Sul carattere fortemente millenaristico dell’apocalittico trionfo terreno diCristo con i suoi giusti (i corpi dei quali non moriranno ...
Leggi Tutto
Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] ’avvento diCristo; VI 22,5-6: la lode (già lattanziana) dell’umiltà di Augusto predestinato – «quem his tantis mysteriis praedestinaverat Deus» –, che «non ausus est» essere definito «dominus totius generis humani», presentendo l’incarnazione dell ...
Leggi Tutto
Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] sulla primitiva organizzazione della comunità dei seguaci diCristo, ancora inseriti nella più vasta struttura della . Egli per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso e si è incarnato, si è fatto uomo, ha patito ed è risorto il terzo giorno, è ...
Leggi Tutto
IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] giovinezza manifesta i misteri di Dio. Mediante una serie di parallelismi rende manifesto che egli è typos ("modello") diCristo: la sua unzione attribuisce l'appellativo di Figlio anche al Logos preesistente e non solo all'incarnato, ma resta ...
Leggi Tutto
Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] del III secolo, riguarda l'interpretazione della persona diCristo in quanto Figlio di Dio nel suo rapporto con l'unico Dio. nel Contra Noetum quando assegna il titolo di Figlio solo al Logos incarnato.
C. si mostra pertanto in continuità con ...
Leggi Tutto
KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] La maestà cesarea riassume in sé i tratti di Giove e quelli diCristo-re e Cristo-giudice; nell'imperatore, sacerdote dell'ordine, teoria. Affronta, attraverso l'archeologia del concetto diincarnazione monarchica, su un arco cronologico che dall'Alto ...
Leggi Tutto
Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] della Parola di Dio incarnata e qualcosa di più della sola predica e dell’esegesi. Si tratta cioè di un «tratto i martiri. (Giacché si dà martirio solo per il corpo mistico diCristo, gli eretici che sono separati da questo corpo non possono, secondo ...
Leggi Tutto
Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] della divinità a sostegno del proprio popolo. E alla base della visione cristiana vi è l'assunzione di un evento straordinario, l'incarnazionedi Dio in Cristo e il suo sacrificio, come evento centrale della storia, come spartiacque tra l'umanità da ...
Leggi Tutto
Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] che voi avete crocifisso»; Eb 1,4 «Fatto (γενόμενος) tanto migliore degli angeli»; Col 1,5 «Primogenito di tutta la creazione». Altri presentano il Cristoincarnato soggetto a passione e alterazione: Gv 12,27 «Ora la mia anima è turbata»; Lc 2,32 ...
Leggi Tutto
NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] scritturistico, s'ispirava soprattutto a Paolo e a Giovanni, valorizzava la figura diCristo come parola (Logos) e sapienza (sophia) di Dio, preesistente all'incarnazione come entità divina, distinta dal Padre in quanto da lui realmente generata ...
Leggi Tutto
incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...