Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] tra questi teologi, l'Altizer, parli della morte di Dio Padre in Gesù Cristo. L'eliminazione dell'idea del Padre doveva giungere fino era portato a vedere l'incarnazione del male assoluto; poi gli appare un aspetto di una crisi assai più complessa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] ricerca, all’azione in cui si risolve, nella storia, pur condizionante di Dio stesso, che è anch’egli azione. Non a caso, per Capograssi come per Pascal, il Cristo, incarnazione e rivelazione del divino nell’uomo, segna il momento nevralgico della ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] del Vangelo di Giovanni, che riassume la fede delle prime generazioni cristiane in Cristo, Dio-uomo di coloro che vissero secondo ragione come i profeti e i filosofi greci (Eraclito e Socrate), si è poi manifestato agli uomini nell’incarnazione ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] alla redenzione e alla morte sulla croce del Cristo per la quale il m. viene trasformato agli uomini, ossia dell’Incarnazione e della Redenzione.
La si definisce il pensiero ortodosso: si afferma l’origine di tutto il creato da un unico Dio e si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] , all’uomo non è dato di ricongiungersi a Dio: il ragionamento svolto nell’Oratio si torce dunque in un contesto mutato, che adesso individua in Cristo il solo, reale mediatore tra Dio e il creato. L’incarnazione del Verbo diviene il presupposto ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] punto di vista cristiano la salvezza non dipende dalla pietà, dalla virtù o da altre qualità spirituali, e meno che mai dalla filosofia. Essa è già stata raggiunta in quanto, come riassume brevemente Atanasio ne L’incarnazione ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] argomenti razionali dell'Incarnazione, superiorità delle dottrine dei filosofi antichi rispetto alle tradizioni ecclesiastiche, ripresa delle dottrine platoniche sul mondo e sull'uomo, negazione dei miracoli effettuati da Cristo, dalla Madre di Dio e ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...