iurisdictio
Del concetto di giurisdizione, legittima se è informata a giustizia, D. tratta in Mn II X 8, a proposito della conferma che l'incarnazionediCristo diede della giustezza dell'editto promulgato [...] dum discutitur, iustitia dum diffinitur ".
Sempre nella Monarchia si accenna alla i. nell'affermare che solo chi ha giurisdizione di punire, e cioè il giudice, possiede anche la legittima potestà d'infliggere una pena, unde, nisi ab ordinario iudice ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] 1867, pp. 336-341).Una grande svolta si produsse con la nuova presa di coscienza nei confronti del tema dell'umanità di Gesù Cristo. L'incarnazione, dogma già molto approfondito dagli ultimi Padri, divenne progressivamente il motivo dominante della ...
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incarnazione
Guy Dominique Sixdenier
Dal punto di vista della teologia cattolica l'i. è il mistero della persona di Gesù Cristo e della sua origine, cioè dell‛ avventura ' del Logos eterno, seconda [...] umilïato ad incarnarsi (Pd VII 118-120). D. infatti, con s. Paolo e i teologi di ogni epoca, giunge a meglio penetrare il mistero del primo Adamo solo confrontandolo con quello del secondo; e, inversamente, i ‛ frutti ' dell'opera diCristo vengono ...
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INCARNAZIONE
Nicola TURCHI
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Storia delle religioni. - Il senso più generale d'incarnazione è la presenza di un essere divino entro forma umana, si debba questa presenza a un processo discendente della [...] dei termini "incarnazione" e "incarnato" su quelli di "umanazione" e "umanato" è dovuta al passo di Giovanni, I, 14: Il Verbo divenne carne. Già il concilio di Nicea affermò l'equivalenza dei due termini insegnando che Gesù Cristo è il Verbo ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] come l’incarnazione del Figlio o Verbo di Dio, si può vedere anche un’allusione alla processione dello Spirito nelle frasi di Gesù: dai tre angeli che annunciano la maternità di Sara, e il Battesimo diCristo, dove appare la simultanea teofania delle ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] dell'incarnazione, dell'unione dell'anima con Dio, la traccia profondamente platonica della teologia e della mistica di S., e la Sapienza eterna: la prima parte insiste sulle sofferenze diCristo e della Vergine a causa dei peccati degli uomini, per ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] al Padre, si unì in Gesù Cristo al corpo e all'anima vegetativa, prendendo il posto dell'anima razionale (è chiaro il fondamento platonico delle tre anime), ma con ciò A. tendeva a sminuire il valore dell'incarnazionedi Gesù negando alla sua umanità ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] : il passo è compiuto da Eutiche, per il quale, dopo l'Incarnazione, c'è nel Cristo una sola natura. Il Tomo di san Leone Magno e il concilio di Calcedonia (451) lo condannano; la dottrina cattolica è formulata nel solenne consesso distinguendo ...
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Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] l'incarnazione in unità di persona, non di natura. Di che aggiunge altresì le ragioni di convenienza: perché, cioè, s'incarnasse si può dare salute fuori diCristo, e combattendo l'opinione, o piuttosto la terminologia, di chi supponeva che il prezzo ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] nordica con tutti i suoi grotteschi strumenti di tortura.
La rappresentazione diCristo sotto il torchio, con la sua orribile Giotto con la sua statuaria, attraverso quella sua nuova incarnazione che fu Masaccio, venne tramandato, come a nipote, ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...