mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] che usa rāz in senso di segreto, con significato analogo). Nel Nuovo Testamento Cristo annuncia i m. del di cui non solo l’esistenza ma anche la natura intima trascende le forze dell’intelligenza creata: per es., la trinità divina, l’incarnazione ...
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FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] volte, mediante profezie e figure, le modalità dell'incarnazione del messia. Nei libri II-VI tratta delle cinque sua realizzazione in Cristo; effettiva venuta del messia promesso; reale messianicità della persona di Gesù Cristo), adducendo numerosi ...
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GIOVENALE da Orvieto
Stefania Bolzicco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e mosaicista originario di Orvieto. Operoso nella sua città natale e a Roma durante la prima metà del [...] lati di questa scena, erano dipinte, rispettivamente, a destra l'Incarnazione del di Lloyd, una possibile attribuzione a un pittore orvietano, forse G., degli affreschi della volta dell'oratorio della Ss. Annunziata a Riofreddo, raffiguranti Cristo ...
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Eckhart (o Eckart, latinizz. Aychardus; ital. Eccardo) di Hochheim Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 ca
Colonia 1328 ca.), detto anche Meister «maestro» Eckhart. Di nobile famiglia, entrato [...] : l’anima scopre Dio nella radicale negazione di ogni essere e di sé medesima, al di là di ogni discorso, in un contatto immediato che mediatrice del Cristo, ove la teologia della grazia si congiunge con la teologia dell’incarnazione. Mediante un ...
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Gregorio di Nissa (o G. Nissèno) Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 ca
Nissa 394 ca.), santo. Fu uno dei ‘grandi padri cappadoci’. Nato da famiglia cristiana, insegnò retorica, ma presto [...] lui concepita come un mezzo che permette all’uomo di tornare liberamente a Dio, aderendo a Gesù Cristo. G. ha infatti una concezione molto realistica della redenzione, identificata in sostanza con l’incarnazione, in cui il Verbo si è unito non solo ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...